Quattro millennials spiegano la fabbrica della Whirlpool agli studenti
La terza media di Caravate in occasione del Pmi Day ha visitato gli stabilimenti di Cassinetta di Biandronno dove si producono i forni a microonde

«Studiate, studiate, studiate». Il messaggio agli studenti della terza media di Caravate, in visita alla Whirlpool di Cassinetta per il Pmi day, arriva da quattro giovani manager della multinazionale americana. Francesca Tomassi, Marco Frasson, Stefano Miggiano e Francesco Dossi sono tutti millennials con percorsi lavorativi esemplari. L’ideale per accogliere studenti giovanissimi che il prossimo anno saranno di fronte a una scelta fondamentale per il loro futuro.
«Io lavoravo come operaio qui in Whirlpool – ha raccontato Frasson, addetto alla sicurezza e ambiente degli stabilimenti di Cassinetta – e contemporaneamente studiavo all’università. Oggi faccio un lavoro molto stimolante, meno monotono rispetto a prima. Lo studio e l’impegno mi hanno permesso di ottenere questo risultato».
Francesca Tomassi, responsabile delle risorse umane, ha spiegato agli studenti l’organizzazione degli stabilimenti di Cassinetta di Biandronno dove lavorano 1.600 operai e altri 300 lavoratori tra amministrativi e addetti alla ricerca. Alla Whirlpool si producono elettrodomestici a incasso, microonde, frigoriferi e forni per il mercato europeo, mediorientale e africano. In una delle slide mostrate ai ragazzi, tra i vari stati campeggia stranamente anche il marchio svedese Ikea che nel mercato dei forni a microonde da solo vale un bel 35% di acquisizioni, cioè più di Francia, Germania e Italia messe assieme.
Gli studenti della terza media di Caravate hanno fatto un tour nel cuore produttivo dell’azienda. Dallo stabilimento di Cassinetta escono duemila forni a microonde al giorno, uno ogni 45 secondi. Una lavorazione solo in parte automatizzata, perché gli operatori (operai) svolgono ancora numerosi compiti manuali, dalla verniciatura all’assemblaggio dei vari componenti, fino alla verifica della qualità.
Francesco Dosso ha spiegato agli studenti il funzionamento delle due linee produttive in ogni passaggio. Non si tratta di lavorazioni pericolose ma bisogna fare comunque molta attenzione. Entrando nello stabilimento è evidente che la sicurezza sul lavoro è un valore imprescindibile.
“La sicurezza vale per te e per gli altri” recita un grosso cartello all’inizio della linea produttiva. D’altronde gli infortuni sul lavoro non avvengono mai per caso. E non è un caso che nello stabilimento Whirlpool di Cassinetta è da oltre 900 giorni che non se ne verificano. «Nelle nostre analisi più degli infortuni sono importanti le denunce dei mancati infortuni – ha spiegato ai ragazzi Stefano Miggiano, responsabile della sicurezza dello stabilimento microonde – perché ci aiutano a capire meglio che cosa accade in quei frangenti. La differenza tra un mancato infortunio e un infortunio vero e proprio è solo una questione di fortuna. E chi svolge questo lavoro non può incrociare le dita e sperare che nessuno si faccia male. Il mancato infortunio è un’occasione straordinaria per trovare le contromisure tecniche affinché non si verifichi».
Il tema dell’economia circolare è tra quelli trattati nel Pmi day, un’occasione per aziende e studenti a misurarsi con uno dei nodi principali dello sviluppo. Whirlpool, per ribadire il suo impegno sul tema del riciclo, ha regalato a tutti i partecipanti un portachiavi realizzato da Ecodom con i materiali riciclati dalla rottamazione dei frigoriferi.
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