Rami e rifiuti dopo l’alluvione, i fondi per la pulizia sono pochi
L'amministrazione comunale ha iniziato i lavori di pulizia dei marciapiedi e interverrà anche l'autorità di bacino lacuale ma mezzi e fondi sono pochi
Le forti piogge delle scorse settimane hanno trascinato nel lago pezzi di legno, rami e spazzatura e ora in molti si chiedono: chi pulirà?. Una questione sorta già nelle scorse settimane quando, guardando il lago e le sue sponde, si poteva notare una grande quantità di detriti sia sul filo dell’acqua che sulle sponde.
Nella mattinata di ieri, lunedì 12 novembre, i tecnici del comune e il personale della Cooperativa Solidarietà 90 si sono messi all’opera e hanno pulito Via Volta e Piazza Caduti del Lavoro, oltre alla passeggiata di Cerro. I detriti però sono molti, continuano ad arrivare e vanno smaltiti: «Parliamo di grandi quantità e di materiale con continua ad accumularsi sulle nostre rive spinto dalle correnti – spiega l’assessore ai lavori pubblici Rodari -. Siamo intervenuti per una prima pulizia nelle aree di nostra competenza, marciapiedi e strade ma c’è ancora molto lavoro da fare. Come amministrazione comunale non abbiamo fondi a disposizione in casi straordinari come questo e abbiamo già contattato il Prefetto per chiedere che il demanio intervenga negli spazi di sua competenza per darci un aiuto».
I problemi sono differenti: le diverse aree di competenza da pulire, la grande quantità di rifiuti da rimuovere ma anche il loro smaltimento. «I nostri tecnici hanno diviso rami da spazzatura e plastica. Quest’ultima è stata buttata ma per la legna stiamo cercando una soluzione: è tanta e bagnata e portarla in discarica ci costerebbe troppo», continua Rodari. Al momento infatti, è stata accatastata in Piazza Caduti del Lavoro, «stiamo cercando di capire come smaltirla».
Dall’altra parte, l’autorità di bacino dei laghi che ha di competenza il demanio lacuale si è già attivata per predisporre un piano di intervento: «Puliremo alcune spiagge, le più grandi ma non riusciremo ad intervenire dappertutto – spiega Daniele Baldin, responsabile del servizio tecnico -. I fondi a nostra disposizione sono limitati e il fatto che il materiale arrivato a riva sia un misto di legna e spazzatura aumenta i costi di pulizia perchè bisogna differenziarlo. Nel 2014 per pulire la spiaggia di Cerro da detriti simili è costatato circa 10 mila euro».
Altro discorso è il materiale galleggiante, quello rimasto in acqua. Una volta interveniva un natante “spazzino” di proprietà della Provincia ma oggi quel mezzo non è più in funzione e quindi bisognerà aspettare che rami e spazzatura arrivino a terra per rimuoverli, sempre che non affondino prima.
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Una domanda sorge spontanea, ma il lago c’è sempre stato ed eventi di questo tipo sono sempre accaduti…
mi sembra che l’amministrazione cada sempre dal pero in alcune occasioni…
sprovveduti? dilettanti? sopravvalutati?