Rivoluzione Comunista: “Cassani schiera decine di uomini armati contro i suoi concittadini”

I membri del circolo Landonio di Sant'Anna solidarizzano con i Sinti di Gallarate e attaccano il sindaco: "Continua la crociata contro i poveri dei fascio-leghisti"

Sgombero del campo sinti, la seconda giornata

La sezione di Busto Arsizio di Rivoluzione Comunista lancia una nota contro il sindaco di Gallarate Cassani per criticare fortemente lo sgombero in atto al campo Sinti di via Lazzaretto. I membri del circolo Landonio di Sant’Anna, criticano l’imponente schieramento di forze di polizia contro un centinaio di cittadini gallaratesi inermi, tra i quali molti bambini, cacciati dal campo e dalle casette, costretti ad andare in tenda alle porte dell’inverno. Venerdì 30 novembre il gruppo ne discuterà nell’assemblea che si terrà nella sede di via Stoppani a Sant’Anna dalle 21.

Dopo l’importante manifestazione di mercoledì 21 novembre per le strade di Gallarate della comunità Sinti a difesa delle proprie abitazioni minacciate di demolizione dal sindaco leghista di Gallarate, Cassani, ieri 27/11 sono iniziate le pratiche per lo sgombero del campo di via Lazzaretto a Gallarate posto in un’area marginale tra l’autostrada e le vasche di spagliamento del torrente Arno. C

on la presenza di un impressionante contingente poliziesco e supportati da uno stuolo di cronisti e cineoperatori convocati all’ora prefissata per dare maggior risalto all’impresa e visibilità a questo esercito criminale. Per dare un’idea basti pensare che a fronte di 24 nuclei familiari innoqui e un centinaio di residenti tra i quali donne e bambini, erano presenti: una quarantina di agenti della polizia locale armati, protagonisti in prima persona dello sgombero a spalleggiare il delegato del sindaco il segretario comunale tale Riccardo Nobile; agenti della Digos in forze a minacciare, intimidire, dividere chi era presente per sostenere l’azione dei Sinti; blindati di polizia e carabinieri che bloccavano le strade di accesso al campo pronti ad intervenire; tre carri attrezzo ruspa e un rimorchio per trasporti eccezionali; quattro ambulanze della CRI col sostegno di un’auto medica; vigili del fuoco. Ai residenti, tutti cittadini gallaratesi, veniva consegnato un ultimatum, non negoziabile a firma Cassani con scadenza alle 15,30 dello stesso giorno con oggetto: “ rimozione/demolizione degli abusi di via Lazzaretto” 1) solo in caso di fragilità sociale € 1.000 una tantum per minori residenti; 2) internamento in due tende site in un prato recintato per non oltre 30 giorni solo per minori accompagnati da un solo genitore nullatenente e over 65enni.

Di fronte al rifiuto degli abitanti di firmare questo editto razzista di deportazione, sono iniziate le pratiche di sgombero con la rimozione delle prime casette, che proseguiranno nei giorni successivi.
Non è la prima volta che questo sindaco fascio- leghista cerca di mettersi in mostra per le sue pratiche razziste.

E’ stato uno dei primi a livello nazionale a mettere in pratica il daspo urbano contro poveracci e immigrati, si è distinto per aver adottato misure restrittive contro la presenza di immigrati e rifugiati sul territorio comunale per le quali è stato riconosciuto colpevole di discriminazioni razziali, ora non gli resta altro che prendersela con questa comunità pacifica e inoffensiva col pretesto degli abusi edilizi. Respingere minacce e intimidazioni, organizzarsi adeguatamente per difendere le proprie condizioni di esistenza, combattere il fascio-leghismo e le sue pratiche razziste.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Novembre 2018
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  1. Avatar
    Scritto da Bruna Milanolega

    tutti a difendere delinquenti, poi quando arrivano nelle loro case a depredare, corrono subito a denunciare ai carabinieri e a lamentarsi con il sindaco che in città non c’è più sicurezza. VERGOGNATEVI !

  2. Avatar
    Scritto da Bruna Milanolega

    L’ abusivismo edilizio va combattuto sempre qualunque esso sia o di chi sia, altrimenti poi succede come in Sicilia che ci scappano i morti .

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