Sabato l’inaugurazione di piazza Vittorio Emanuele II
Festa nella nuova piazza con Emanuele Filiberto ma già si annuncia un presidio di protesta degli Antifascisti: "Il 17 novembre fu emanato il decreto delle leggi razziali"
Sabato 17 novembre sarà inaugurata ufficialmente la nuova piazza Vittorio Emanuele II alla presenza di un diretto discendente del re galantuomo, Emanuele Filiberto di Savoia che sarà ospite d’onore della Città di Busto Arsizio.
L’annuncio dell’evento è stato dato questa mattina (lunedì) dall’assessore al Marketing Paola Magugliani, insieme alla collega con delega all’urbanistica e vicesindaco Isabella Tovaglieri.
La cerimonia avrà inizio alle 11,30 con il saluto del sindaco Emanuele Antonelli e dell’assessore Magugliani. A seguire verrà svelata l’effige donata dal Gruppo Savoia, associazione filomonarchica di Busto, e dedicata a Vittorio Emanuele II, alla presenza del discendente di casa Savoia.
Distretto del Commercio e Ascom offriranno a tutti i presenti una degustazione di polenta e bruscitti mentre la banda della Pro Busto allieterà l’evento con la musica.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente del distretto Bruno Ceccuzzi e dal presidente di Ascom Rudy Collini che hanno espresso il loro auspicio per i tanti negozi ancora sfitti all’interno del complesso di edifici recuperato tutto intorno: «Questo allargamento del centro pedonale deve essere visto come una benedizione dopo tanti anni di attesa» – hanno commentato i rappresentanti dei commercianti.
Per l’assessore Tovaglieri quella del 17 è solo una tappa della convenzione con l’impresa che ha ristrutturato il quadrato tra via Solferino e la piazza: «Dopo la sistemazione della piazza, che dovrà essere completata con alcuni complementi di arredo e con il recupero della via Borroni, l’impresa avrà tempo fino al 2021 per mettere mano alla messa in sicurezza del conventino di corso Matteotti (se rimarrà qualcosa da salvare, ndr) e il recupero funzionale delle ex-carceri austro-ungariche che fanno parte del polo culturale cittadino». Il valore dell’intervento in piazza Vittorio Emanuele si aggira attorno ai 450 mila euro mentre per le altre due opere si spenderanno 1,7 milioni di euro.
La decisione di chiamare Emanuele Filiberto per l’inaugurazione e la scelta del giorno, il 17 novembre, stanno causando non poche polemiche e si preannuncia una mobilitazione degli antifascisti che hanno organizzato un flash mob di contestazione (LEGGI QUI). La contestazione è dovuta al fatto che il 17 novembre di 80 anni fa Mussolini firmò il Regio Decreto con il quale entrarono in vigore le leggi razziali, una vergogna che il re di allora, Vittorio Emanuele III, bis-nonno di Filiberto, non fermò in alcun modo, causando sofferenze immani in particolare agli ebrei italiani.
L’assessore Magugliani, stimolata dai giornalisti sul punto, si è riservata una risposta dettagliata nei prossimi giorni: “Sto pensando ad una lettera ai giornali”, ha concluso.
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