Il terzo giorno dello sgombero al campo sinti di Gallarate
Nei primi due giorni sono stati trasferiti diversi mezzi, spostati in strada o su terreni privati. Oggi nuovi spostamenti e il possibile trasferimento di alcuni abitanti nelle tende a Madonna in Campagna
Si sono concluse senza particolari momenti di tensione le prime due giornate del campo sinti di Gallarate, sgomberato dal Comune che a marzo 2018 ha contestato come abusive le roulotte e le casette posizionate nel terreno di via Lazzaretto (il campo era stato allestito dallo stesso Comune nel 2007).
La giornata di mercoledì si era chiusa con l’annuncio del ministro Salvini che vantava le ruspe a Gallarate, anche se per ora le ruspe non si sono viste.
Le roulotte e le casette sono state spostate dagli stessi sinti: in strada, provvisoriamente presso parenti o vendute. Nei primi due giorni ono state trasferiti una dozzina di mezzi e roulotte. Le Acli provinciali hanno proposto al sindaco una proroga, facendosi garanti, per aiutare le famiglie a trovare sistemazioni alternative.
ORE 16.25
Arriva la risposta di Andrea Cassani all’Associazione Nazione Rom in merito all’incontro fissato per evenerdì 30 novembre in Prefettura a Varese: I”n riferimento al comunicato dell’Associazione Nazione Rom, si fa presente che l’incontro di domattina in Prefettura è stato richiesto da Marcello Zuinisi (legale rappresentante dell’associazione ANR) al sottoscritto Sindaco di Gallarate ed è esclusivamente un incontro volto ad ascoltare le proposte dei rappresentanti del campo di Via Lazzaretto. Tale incontro, che ho chiesto al Prefetto di Varese Enrico Ricci di poter tenere in Prefettura, non è assolutamente sintomatico di una cessazione del processo di allontanamento in atto”.
ORE 16.20
Si trasferisce una casetta, mentre una è rimasta bloccata e danneggiata durante le operazioni di spostamento e ora è ferma sul bordo della strada
ORE 14.15
Giovedì 29 mattina le famiglie Sinti hanno incontrato il prevosto di Gallarate monsignor Riccardo Festa che si è recato al campo accompagnato dai volontari delle ACLI e della Caritas che in questi anni hanno assicurato sostegno scolastico ai bambini e assistenza alle famiglie più in difficoltà.
ORE 13
Giuliano Casagrande sta facendo gli scatoloni: “Oggi inizio a smontare un po’ la casa, sto trovando un amico che me la tenga”. Per oggi lo spettro della ruspa sembra allontanato: “Fino all’esito dell’incontro con il Prefetto non arriveranno certo le ruspe”, dice l’avvocato Romano.
ORE 12.35
Dal fondo del campo si vede anche meglio quanto è stato già sgomberato
ORE 12.30
Alcuni dei cagnetti del campo sono stati trasferiti in strutture, ieri si è vista anche l’Oipa, la protezione animali. “Adesso il mio lo lavo per bene, prima aveva la sua cuccia, ma io non lo abbandono”
ORE 12.25
Con le nuove condizioni del Comune si parla di 20 posti in tenda, 60 in alberghi e residence in zona, con entrambi i genitori. Sono stati inoltre riproposti 500 euro per il trasferimento dei mezzi: le famiglie che ancora devono spostarli stanno accettando
ORE 12.15
Il segretario comunale Riccardo Nobile conferma la disponibilità dell’amministrazione all’incontro in Prefettura: “Nessuna delle famiglie ha accettato l’accordo di martedì. Nelle tende potranno andare le famiglie con minori, con entrambi i genitori. Ora l’auspicio è velocizzare le operazioni”
ORE 12.10
Marcello Zuinisi è il rappresentante di Associazione Nazione Rom: “Ho chiesto al sindaco Cassani la disponibilità a un incontro. Non si tratta ancora del Tavolo d’inclusione che dovrebbe essere convocato in Regione, ma ci possiamo incontrare in Prefettura, perché il Comune possa chiedere i fondi per il superamento del campo, per trovare soluzioni dignitosi che accompagnino le famiglie. C’è la disponibilità del sindaco, purché non ci siano manifestazioni”.
ORE 11.50
Terry Ferrari: “Tra mezz’ora vengono a prendere la mia casa, a Gallarate non me la fanno mettere, la metterò in un deposito. Ma non ho più la casa. Stasera dove porto i miei bambini? Ne ho tre, uno di 7, 5 e 1 anno. Noi non ce ne andiamo da Gallarate, il mio trisnonno abitava già qua”. Intanto arrivano alcuni aiuti dalla Caritas.
ORE 11.45
Il Questore se n’è andato senza fare dichiarazioni.
Ma quanta gente c’è nel campo? Una stima di massima dice 70-80 persone, alla notte (nessuno ancora dorme nelle tende a Madonna in Campagna). Questa mattina ne abbiamo contate una quarantina almeno. Tolto il grosso degli edifici, rimane il problema delle persone presenti. Anche in termini pratici, non ci sono più lavatrici, son rimaste poche cucine. Pare che il Comune sia comunque pronto anche a scoperchiare le case mobili.
ORE 11
Sono arrivati il Questore Giovanni Pepè e anche il prevosto di Gallarate Riccardo Festa, che sta visitando le famiglie
ORE 10.45
È tornato il mezzo per trasporti eccezionali, per il prossimo trasferimento
ORE 10.30
Le Acli stanno raccogliendo materiale per i bambini. Anche oggi i più piccoli sono stati radunati nella “chiesa”, assistiti dall’Area sociale di Croce Rossa
ORE 9.34
Adesso c’è un po’ di agitazione. “Cosa succede? Succede che il sindaco vuole farci firmare per le tende per trenta giorni, ancora come martedì mattina”, dice Giuliano Casagrande, uno dei capifamiglia rimasti. “Ma se lo scorda. Da Gallarate non ce ne andremo mai”. Continuerà lo spostamento di casette? “Adesso vediamo”.
ORE 9.08
Primo movimento della giornata. All’indomani del Decreto Salvini, la prospettiva delle ruspe ha riacceso l’interesse della stampa nazionale.
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