Voglia di rischiare e incoscienza: così i giovani contraggono l’Aids
Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese, conferma la poca attenzione che la comunità omosessuale pone verso il contagio da Hiv
« È un mix di incoscienza, inconsapevolezza e eccitazione per il rischio. Nelle chat di incontri è una richiesta ricorrente: niente preservativo»
Giovanni Boschini, presidente della sezione varesina di Arcigay, commenta con un po’ di preoccupazione i dati che vedono gli uomini, omosessuali, tra i 25 e i 40 anni, le principali vittime del virus hiv.
E Varese non fa eccezione: « Lo verifichiamo anche noi, ogni volta che facciamo un’iniziativa di sensibilizzazione e informazione. Soprattutto i giovani, hanno poca conoscenza della malattia. Ma il punto non è nemmeno questo. Hanno molto pudore a parlare di questi argomenti e preferiscono non ascoltare».
Le campagne massicce di sensibilizzazione degli anni ’90 hanno lasciato uno strascico: « È rimasta la paura ad affrontare la realtà – commenta Boschini – si ha il terrore di scoprirsi sieropositivi perchè si diventa dei paria. Lo stigma verso chi è affetto da Aids o è sieropositivo è molto diffuso»
Da una parte, quindi, l’incoscienza di rischiare, dall’altra il timore di affrontare la verità. Così il virus continua a diffondersi e a fare vittime: « Occorrerebbe parlarne di più. Nelle scuole è l’ambiente giusto per fare educazione sessuale, raccontare ai giovani i rischi e i comportamenti corretti. È vero, di Aids non si muore più, ma la malattia resta per sempre».
Per cercare di aumentare la consapevolezza, Arcigay interviene nelle chat dove ci si incontra e si avviamo relazioni. Si presentano nei luoghi più frequentati. Portano con sé materiale informativo e preservativi da distribuire: « Abbiamo anche stretto un accordo con “Tinder”, il luogo di incontri più frequentato. Durante la ricerca si apre, come “pop up”, una finestra che invita a fare il test, gratuito e anonimo. È un’azione suggestiva che spera di arrivare a convincere chi guarda: basta davvero poco per proteggere se stessi e gli altri. Poi cerchiamo di intervenire nelle conversazioni on line promuovendo il sesso protetto».
Sabato 1 dicembre, Arcigay sarà in piazza Repubblica per proporre i test HIV rapidi, gratuiti e anonimi.
Chi volesse, poi, potrà ottenere tutte le informazioni nel centro per le Infezioni sessualmente trasmissibili che ha riaperto all’ospedale di Varese e che risponde al numero verde 800 012080 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00
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