Due macchinari radiologici e 7 letti pediatrici in dono al Del Ponte
La Fondazione Il Ponte del Sorriso ha regalato due macchinari sofisticati che permetteranno interventi più complessi e sofisticati

Due macchinari sofisticato e 7 letti pediatrici per un valore di 280.000 euro. È il dono che la Fondazione Il Ponte del Sorriso ha fatto all’ospedale Del Ponte e ai suoi professionisti.
L’ecografo e un Arco a C arrivato sono due apparecchi studiati apposta per il paziente pediatrico grazie alle basse frequenze utilizzate: permetterà agli specialisti di intervenire con maggior precisione riducendo le conseguenze.
Soddisfazione è stata espressa sia dal chirurgo ortopedico Giacomon Riva : « Il nuovo strumentario amblioscopico – ha commentato – permetterà di allargare la casistica trattabile passando dall’attuale 15% al 95%, cioè la quasi totalità».
Uguale entusiasmo ha dimostrato la specialista in urologia pediatrica Lilia Reali secondo la quale il macchinario ha una tale precisione da ridurre i tempi e, quindi, di aumentare la complessità delle operazioni fino a oggi possibili sono con più interventi distinti» .
Oltre ai due apparecchi, costati 260.000 euro, la Fondazione ha potuto acquistare anche 7 lettini per un costo di 22 mila euro: 3 andranno alla Neuropsichiatria Infantile e 4 all’Osservazione Breve Intensiva (OBI) del nuovo Pronto Soccorso pediatrico che ancora, però, aspetta di essere inaugurato.
«Ringrazio il Ponte del Sorriso, i suoi volontari e tutti i cittadini che hanno partecipato alle iniziative proposte dalla Fondazione contribuendo a queste importanti donazioni – commenta il DG Callisto Bravi – I nostri professionisti faranno tesoro di questi nuovi strumenti, migliorando ulteriormente il servizio reso ai piccoli pazienti».
«Cercare di garantire ai bambini le migliori cure possibili è la nostra mission – precisa Emanuela Crivellaro, Presidente della Fondazione Il Ponte del Sorriso – Essere riusciti a donare delle apparecchiature così importanti per la loro salute, è un ulteriore passo avanti per la crescita del polo materno infantile e una grande soddisfazione per noi, perché la notevole cifra raggiunta è il risultato di un impegno collettivo di volontari e di tantissima gente che partecipa alle nostre iniziative e risponde generosamente alla nostra raccolta fondi. Consegniamo dunque le attrezzature ai medici, sottolineando come siano utili a più reparti, a più specialisti e anche in casi complessi. Un grazie alla ditta Sipar, che nel budget che avevamo a disposizione ha fatto rientrare anche l’ecografo».
«La donazione dell’ecografo con una sonda dedicata alla visualizzazione di strutture molto piccole – ha commentato Andrea Ambrosoli direttore dell’anestesia e rianimazione del Del Ponte – permetterà di migliorare e avere maggiore affidabilità negli accessi vascolari e nei blocchi loco
regionali pediatrici. L’utilizzo dell’Arco a C, inoltre, permetterà l’esecuzione di nuove procedure anestesiologiche ed una maggiore sicurezza per quelle già in essere».
« L’ecografo – ha spiegato il dott. Valerio Gentilino, Direttore della Chirurgia pediatrica – permetterà a me e ai miei collaboratori di migliorare la gestione di casi complessi di pertinenza toracica quali ad esempio le gravi infezioni polmonari o lo pneumotorace che necessitano di drenaggio intrapleurico. L’Arco a C oltre a consentire la massima integrazione tra anestesisti e chirurghi nella gestione dei cateteri venosi centrali, renderà possibili tutte quelle procedure chirurgiche che necessitano di radiografie intraoperatorie “in tempo reale” quali ad esempio la valutazione della distanza tra i monconi esofagei in caso di neonati affetti da atresia dell’esofago ».
«L’evoluzione dell’Ospedale Del Ponte in Polo materno-infantile – conclude il Dott. Leonardo Callegari, Direttore della Radiologia territoriale – richiede l’acquisizione di apparecchiature performanti in virtù dell’accentuata complessità della patologia da trattare, in particolare per
quanto riguarda i pazienti in età neonatale e pediatrica. L’ecografo donato, avendo in dotazione anche una sonda ad alta frequenza per lo studio dei tessuti superficiali, sarà di grande utilità ai colleghi anestesisti per accessi vascolari e blocchi anestesiologici locoregionali, ma consentirà anche la diagnostica intra-operatoria come pure alcune procedure di interventistica miniinvasiva ecoguidata».
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