Le mamme tornano in presidio all’Ondoli

La protesta per esprimere i disagi per cittadini e famiglie a fronte della chiusura di alcuni servizi e per richiedere di garantire l’assistenza pediatrica a tempo pieno

Generico 2018

Le mamme di Amor tornano in presidio all’Ospedale di Angera. Da questa mattina un gruppo di cittadini è presente all’ingresso dell’Ondoli per incontrare gli utenti e il  personale, volantinare e riportare l’attenzione sulla situazione della struttura e in particolare sulla richiesta di riattivare il servizio di pediatria e di assistenza pediatrica in pronto soccorso, attualmente garantito soltanto fino alle 16.

“La politica abbia il coraggio di dire ora cosa vuol fare del nostro ospedale – spiegano – diteci chiaramente cosa si vuol fare ad Angera per il futuro, abbiate il coraggio di confrontarvi con la gente. Siamo francamente stufi di vedere il problema dell’ospedale sul piatto di una campagna elettorale infinita. Il futuro dell’ospedale decidetelo ora, con noi cittadini, non tenetelo in ostaggio di altre, ennesime, promesse elettorali in vista delle consultazioni di maggio. Esortiamo in primis il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a porre fine a questo strazio che dura da anni. Un territorio con oltre 60.000 persone non possono più aspettare le promesse elettorali. Non solo bambini e mamme, ma anche i malati di tumore e gli anziani subiscono i disagi gravissimi di scelte vergognose del passato. Scelte che hanno distrutto un piccolo grande ospedale preziosissimo per un’area molto vasta. E’ il momento di cambiare: adesso. Siamo anche in attesa della nomina dei nuovi direttori generali della Sanità varesina, ma non è da loro che dipendono le scelte decisive: al nuovo direttore generale, chiunque sia, chiediamo soltanto rispetto.  E di non dimenticare che i suoi veri datori di lavoro siamo noi cittadini e non il suo referente politico di turno”.

Il presidio delle mamme durerà per tutta la giornata di oggi: “La nostra presenza vuole essere un monito per tenere alta l’attenzione sulle esigenze di questo territorio e sui disagi che sono susseguiti alla scelta di eliminare alcuni servizi. Apprezziamo le intenzioni del consigliere regionale Emanuele Monti che si è espresso più volte a sostegno del futuro dell’ospedale ma il tempo passa e oltre alle promesse abbiamo bisogno di fatti”.

Intanto in paese si moltiplicano le “lenzuola di protesta” appese ai balconi delle case per chiedere il “pediatra H24”, una protesta spontanea sbarcata anche su Facebook dove da ieri sta girando su molte bacheche un hashtag dedicato #rivogliamopediatriah24angera

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Dicembre 2018
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