Minacce in consiglio comunale, arrivano le denunce
Il sindaco Cassani è intenzionato a farla, ma secondo Palazzo Borghi c'è anche l'interruzione di pubblico servizio. La posizione dei singoli contestatori è all'esame della Questura
![gallarate generico](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/12/gallarate-generico-714977.610x431.jpg)
Dopo la contestazione in consiglio comunale e le minacce al sindaco di Gallarate, sono all’orizzonte le denunce a carico dei contestatori intervenuti nell’aula.
Primo fronte, quello che ha fatto più discutere, cioè le frasi minacciose rivolte direttamente al sindaco Andrea Cassani. Sono minacce semplici o aggravate? La differenza è che nel primo caso la denuncia è a querela di parte, nel secondo è procedibile d’ufficio. In realtà il problema (almeno da questo punto di vista) non si pone, perché Cassani ha intenzione di procedere comunque: «Ci sono anche dei video, si sentono le frasi» dice oggi.
Secondo aspetto è meno immediato: al centro ci sarebbe l’interruzione del consiglio comunale, durata un paio di minuti prima che si concludesse l’incidente. «Come si vede la Polizia è intervenuta su richiesta perché non smettevano di contestare, sentito il presidente del Consiglio comunale (Donato Lozito, ndr) e il segretario comunale valutiamo la denuncia per interruzione di assemblea pubblica» aggiunge ancora il sindaco.
L’episodio configurerebbe, secondo Palazzo Borghi, l’articolo 340 del codice penale, che sanziona “chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge , cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità” e prevede reclusione fino a un anno o da uno a cinque anni per “i capi, promotori od organizzatori”. Un articolo che è stato già in passato, si fa notare, applicato a interruzioni (che devono essere “non significative”) di consiglio comunale. In questo senso si era mossa anche la sindaca di Lonate Pozzolo, quando Casa Pound aveva interrotto il consiglio comunale lonatese.
Dal canto loro militanti anarchici – alcuni gallaratesi che vengono dall’esperienza conclusa del gruppo Ultimi Mohicani, altri da fuori città – ovviamente hanno difeso anche oggi la loro azione, parlando sul loro blog di «brutalità inaudita e senza senso» fin dall’inizio dell’intervento di Polizia Locale (chiamati a rimuovere gli striscioni) e denunciando anche di essere stati allontanati dal consiglio.
In consiglio c’era personale del Commissariato di Gallarate, coadiuvato poi anche dalla Digos e da agenti del Reparto Mobile che erano stati “schierati” all’esterno. La Questura ribadisce che l’intervento è stato finalizzato a far proseguire i lavori dell’assemblea (si è poi conclusa dopo le 23.30). I manifestanti identificati sono stati una quindicina, considerati tutti più o meno noti. Non sono state fatte denunce formali nella serata, ma a Varese si sta lavorando per la ricostruzione dell’episodio e per valutare la posizione dei singoli contestatori.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Palloni per tutti, esperimento fallito
Andrea Camurani su Furti in abitazione in tutto il Nord, colpite anche Varese e Sesto Calende, 6 in manette
Papi57 su Furti in abitazione in tutto il Nord, colpite anche Varese e Sesto Calende, 6 in manette
GrandeFratello su Il sindaco Galimberti e la Giunta al fianco dei lavoratori: "In corso un piano di riorganizzazione per i Servizi demografici "
Vinx su 300 giorni di lavori sulla strada tra Varese e Gavirate: preoccupati i sindaci di Barasso, Casciago e Luvinate
Vinx su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.