Riqualificazione del lungolago, petizione per salvare i lecci
Un comitato di cittadini lancia una petizione per salvare gli alberi ma il progetto di riqualificazione interessa tutto il lungolago con lavori importanti
Una petizione per salvare i lecci di Viale De Angelis. E’ stata lanciata da alcuni cittadini su Change.org e diretta al Sindaco Ercole Ielmini per chiedere che gli storici arbusti sul lungolago non vengono abbattuti: un documento che al momento è stato firmato da quasi 500 persone. «Abbatterli vorrebbe dire cancellare la memoria, la storia e la specificità del lungolago di Laveno, facendone un luogo anonimo, privo di identità e, di conseguenza, privo di valore, anche dal punto di vista turistico», scrivono i sostenitori delle protesta, un comitato formato da cittadini e associazioni del territorio che comprende anche Conalpa (Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggi Onlus Laveno e Alto Varesotto).
«Sono alberi piantati circa sessant’anni fa – spiega l’assessore Enrico Rodari-. Abbiamo chiesto la valutazione di esperti e siamo in una fase di analisi per capire se godono o meno di buona salute. Stiamo valutando diverse ipotesi». A tal proposito, continua l’assessore: «Sono state fatte delle valutazioni sui platani del porticciolo e due di questi sono morti a causa di un fungo e andranno abbattuti».
Tornando al progetto di cui parla l’assessore Enrico Rodari invece, è quello ben più ampio della riqualificazione del lungolago di Laveno Mombello, di cui abbiamo parlato tempo fa e a cui alcuni cittadini hanno recentemente dedicato un sito specifico.
Il dibattito si è sollevato quando è arrivata l’autorizzazione da parte della commissione del paesaggio al progetto e l’abbattimento dei lecci e la loro sostituzione con dei platani. «Stiamo aspettando l’approvazione del progetto esecutivo – sottolinea Rodari -. Quest’ultimo dovrà poi passare in giunta e in consiglio comunale; dovremmo discuterne entro fine anno».
«Al momento, l’attenzione si è concentrata sul taglio dei lecci, anche attraverso la petizione online, perché, stando ai documenti ufficiali del Comune, la delibera è imminente. – spiega il comitato cittadino -. L’aspetto principale che ci preme evidenziare è che un cambiamento tanto importante del volto del lungolago non può essere effettuato in sordina, come fosse ordinaria amministrazione, praticamente all’insaputa della cittadinanza. Un progetto così radicale richiede un’assemblea cittadina, in cui i cittadini e le associazioni possano fare le loro domande e le loro osservazioni».
I LAVORI IN VIALE DE ANGELIS e PIAZZA ITALIA
Oltre al taglio dei lecci infatti, in Viale De Angelis vedrà diversi lavori: «ci sarà la realizzazione di nuovi attracchi per le barche andando ad eliminare la passerella già esistente, delle opere di rifacimento della pavimentazione della via, una nuova illuminazione, l’abbattimento della “guardiola” d’accesso alla zona dell’ex Ceramica, la realizzazione di tre gazebo tutti uguali per i commercianti e altro». Il primo step di lavori inoltre, riguarda interventi in Piazza Italia dove è prevista la realizzazione di una strutturata a gradoni e la realizzazione di una piattaforma galleggiante pensata come palcoscenico.
Lavori finanziati per una spesa complessiva di 470 mila euro: 270 a carico del comune per quanto riguarda le opere a terra e il restante a carico dell’Autorità di Bacino dei Laghi per quanto riguarda i lavori in acqua.
IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOLAGO
Come dicevamo però, il progetto riguarda tutto il lungolago e prevede diversi lavori e la piantumazione e spostamento di diversi arbusti e piante. In Piazza Matteotti, tra le altre cose, dovrebbe essere rifatta la pavimentazione, il cedro viene abbattuto, la statua di san Francesco spostata in Piazza Italia. Diversi i lavori anche all’Imbarcadero e al Gaggetto dove su progetto è prevista la realizzazione della sede dell’Autorità di Bacino: «Al momento non sono lavori finanziati e approvati», spiega l’assessore.
Il tutto che non è svincolato dai tanti cambiamenti alla viabilità che verranno attuati una volta iniziati i lavori necessari ad eliminare i passaggi a livello, per l’arrivo dell’AlpTransit.
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