“Salviamo i lecci” del lungolago. Il Sindaco: “Decideremo”

Sala piena per l'assemblea pubblica sul progetto di riqualificazione del lungolago. I cittadini hanno chiesto di non abbattere gli alberi di Viale De Angelis

laveno mombello

Una sala piena per l’assemblea pubblica che si è tenuta in Comune nella sera di martedì 18 dicembre e che ha visto al centro del dibattito il progetto di fattibilità di riqualificazione del lungolago di Laveno Mombello. Almeno un centinaio le persone presenti e intente a discutere le sorti di uno degli scorci più belli della sponda magra del Maggiore.

Ad agosto infatti, l’amministrazione comunale ha votato l’ordine del giorno per approvare il primo lotto di lavori, quelli che interesseranno tutto viale De Angeli. Le polemiche tra i cittadini sono sorte solo nelle ultime settimane. A far scattare l’attenzione dei lavenesi, infatti, è stata l’approvazione del taglio dei lecci sul lungolago da parte della commissione paesaggio. Alberi che secondo il progetto dovranno essere abbattuti per essere sostituiti con dei platani.

Il dibattito è iniziato proprio da questo punto: i cittadini hanno chiesto di rivedere il progetto e di non tagliare le piante che da anni caratterizzano il luogo. Una richiesta che nei giorni scorsi è stata sostenuta anche da un comitato di cittadini che ha aperto una petizione online su change.org firmata da 700 firme e, come spiegato ieri sera, dalla presentazione in Regione Lombardia di una domanda per riconoscere i lecci come alberi monumentali (e che potrebbe bloccarne il taglio).

Richieste a cui il sindaco Ercole Ielmini non ha dato risposte definitive e a chiusura di dibattito, a mezzanotte e un quarto circa, ha spiegato: «Abbiamo ascoltato le richieste e osservazioni. Al momento non ho risposte, ma prenderemo atto di quanto detto stasera e ne parleremo con i tecnici e i progettisti, anche considerando che l’impegno di spesa va approvato entro la fine dell’anno. Comunicheremo la nostra decisione appena sarà presa».

A far cambiare idea all’amministrazione comunale potrebbe essere lo studio commissionato ad esperti agronomi per verificare lo stato di salute degli alberi. I risultati dovrebbero arrivare a breve, ma la salvezza degli alberi non è per nulla sicura.

La motivazione sostanziale dell’abbattimento dei lecci sembra comunque essere legata al disegno del progetto: sostituirli con dei platani permetterebbe una passeggiata più ampia e un utilizzo differente degli spazi, come spiegato dagli architetti presenti in sala. Dall’altra parte le motivazioni di chi vorrebbe conservare i lecci sono legate a discorsi ambientalisti, ma non solo.

I numerosi interventi da parte dei cittadini, infatti, hanno sollevato questioni sul costo dell’intervento, ritenuto eccessivo, o la richiesta di più attenzione per strade e vie storiche del centro del paese, maggiore manutenzione e pulizia, ma anche più spazi e attività per i giovani, anziani e bambini e un maggior dialogo con l’amministrazione comunale: «È necessario un piano del governo del territorio con una visione su tutto il paese, questo è quello che serve ad un territorio con le potenzialità di Laveno Mombello e non progetti singoli», ha commentato un lavenese presente in sala.

I lavori di spesa complessiva per il progetto di riqualificazione del primo lotto sono di 470 mila euro: 270 a carico del Comune per quanto riguarda le opere a terra e il restante a carico dell’Autorità di Bacino dei Laghi per quanto riguarda i lavori in acqua.

IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOLAGO

Il progetto riguarda tutto il lungolago ed è nato da un dialogo tra l’amministrazione comunale e la volontà dell’Autorità di Bacino dei Laghi di costruire la sua nuova sede nella zona del Gaggetto. Questo comporterebbe quindi cambiamenti su tutta la zona interessata. I lavori, finanziati al momento solo per il primo lotto, potrebbero partire già in primavera.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Dicembre 2018
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