Torna il Taccuin de Cüvi all’insegna del cinema e di Piero Chiara

Protagonista dell'almanacco di quest'anno sarà il grande appeal della Valcuvia con letteratura e cinema

Avarie

Sul finire del 1999, con l’approssimarsi del nuovo millennio vi fu un prolificare di calendari, almanacchi e datari ognuno con la sua tematica più o meno impegnativa.

Presi da questo vortice vizioso, come altre società, anche la banda di Cuvio per celebrare il 2000 ideò il “Taccuin de Cüvi”.

Doveva essere un’ idea per l’occasione, e invece la novità piacque e così seguirono il secondo e poi il terzo, continuando poi con argomenti e racconti che hanno coinvolto dapprima Cuvio e in seguito anche altri paesi della valle, portando un riscontro popolare sempre maggiore.

E’ grande l’entusiasmo che l’iniziativa suscita ancora, dopo quattro lustri, non solo nei paesi di centro valle, ma anche in molte altre nazioni e continenti come America e Oceania dove i valcuviani, lì emigrati, rivivono con affetto e nostalgia le vicende storiche della valle. La storia del calendario cuviese, è un po’ come il cinema: nasce muto e in bianco e nero, ovvero solo foto, sono arrivate poi le parole a raccontare fatti, avvenimenti e curiosità e quindi il colore. Il cinema è infatti il filo conduttore dei prossimi dodici mesi.

Esattamente cinquant’anni fa, nell’autunno del 1969, il regista Alberto Lattuada portò sul grande schermo l’opera letteraria di Piero Chiara “La spartizione” intitolando il film “Venga a prendere il caffè da noi”; per la scenografia del film furono scelti alcuni luoghi di Luino e Cuvio; ed è appunto a quei giorni di mezzo secolo fa, quando Cuvio divenne set e a quanto Piero Chiara fosse legato alla Valcuvia tanto da trarne suggerimento per le sue opere, che Giorgio Roncari, storico, ha incentrato le sue ricerche per redigere l’almanacco di Cuvio (nella foto, il romanziere Piero Chiara fra gli attori della pellicola, in una scena girata proprio a Cuvio).

Non solo cinema: protagonista dell’anno sarà anche il piccolo schermo con la riscoperta di personaggi dimenticati e sconosciuti avvenimenti che legano i nostri paesi alla televisione.

Dopo vent’anni l’almanacco Cuviese continua la sua pubblicazione, grazie al sostanzioso contributo di sponsor, di gruppi associativi come Comitato Feste Vergobbio e Centro Anziani “La Primavera” di Cuveglio, delle popolazioni di Cavona e Duno e di numerosissimi privati.

Edito dalla Pro Loco Cuvio con il patrocinio della Filarmonica Cuviese, il “Taccuin de Cüvi 2019”, ventesima opera di Giorgio Roncari e Graziano Tenconi, sarà disponibile da sabato 15 dicembre, quando presso la palestra delle Scuole Elementari di Cuvio durante il tradizionale Concerto di Santa Cecilia della Filarmonica Cuviese, che inizierà alle ore 21, si terrà la presentazione ufficiale del nuovo calendario intitolato: “Un caffè con Chiara e il pretore di Cuvio”.

Durante la serata, saranno anche consegnate da parte dell’Amministrazione comunale di Cuvio, le borse di studio alla memoria del Commendator Giovanni Pancera: concorso riservato agli studenti frequentanti le scuole di istruzione secondaria di secondo grado.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Dicembre 2018
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