Il clochard del sottoscala scatena il panico tra le pazienti
Da tempo, nel sottoscala del reparto di senologia al Sant'Antonio dorme una famiglia. Una condizione limite che è degenerata lunedì
«O verranno sgomberati o saremo costretti a chiudere il reparto».
La presenza di senzatetto nel sottoscala della senologia all’ospedale di Gallarate ha assunto una piega inedita. Il giovane, che con la madre e il padre, ha occupato dall’estate scorsa il vano accanto alla scalinata dell’ambulatorio, ieri mattina ha dato in escandescenze. Si è introdotto nella stessa senologia aggredendo verbalmente pazienti e personale, gettando tutti nel panico. Al momento della sua irruzione, in ambulatorio c’eano numerose donne in attesa di visita.
Da tempo, la loro presenza viene segnalata per le condizioni poco igieniche in cui vivono : « Abbiamo chiuso ascensori e spazi dell’ospedale dopo potevamo intervenire -spiega il direttore del sant’Antonio Gelmi – ma non possiamo bloccare le uscite. È chiaro, però, che il comportamento del giovane nella giornata di ieri ci costringe a chiedere urgenti interventi per mettere in sicurezza la zona e garantire il personale e le donne che accedono al servizio».
La famiglia sembra che prima avesse residenza a Cavaria ma che, in seguito, l’abbia trasferita rendendo così difficoltoso il coinvolgimento dei servizi locali di riferimento. Nonostante le richieste da parte della direzione, le tre persone continuano a utilizzare il sottoscala come dormitorio.
Una situazione già di per sé incresciosa ma divenuta non più tollerabile dopo la reazione di ieri.
Nella città di Gallarate non esistono strutture ricettive per chi è senza fissa dimora mentre i “City angels”, che si occupano di persone ai margini della società, stanno per firmare un protocollo di intenti con l’amministrazione per poter diventare operativi.
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