Da Pechino a Parigi in auto d’epoca: due varesini sono pronti per l’impresa

Il raid si sviluppa su 14mila chilometri. Enrico Paggi e Federica Mascetti al via su Fiat 124 con uno scopo nobile: sostenere il Comitato Maria Letizia Verga

Alla Pechino-Parigi su una Fiat 124 del 1971

Nel 1907 cinque vetture diedero vita al primo raid automobilistico della storia, la Pechino-Parigi, che venne vinto dall’equipaggio italiano della “Itala” del principe Scipione Borghese, condotta dal pilota e meccanico Ettore Guizzardi e con a bordo l’inviato del Corriere della Sera Luigi Barzini chiamato a raccontare un’impresa epica.

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Alla Pechino-Parigi su una Fiat 124 del 1971 4 di 16

Dal 1997 la Pechino-Parigi è tornata a far parlare di sé: sul percorso che unisce le capitali cinese e francese infatti, è organizzato un raid aperto alle vetture d’epoca che si disputa con cadenza triennale. E l’edizione 2019 – che scatterà il prossimo 2 giugno – vedrà alla partenza anche un equipaggio tutto varesino, quello composto da Enrico Paggi e Federica Mascetti – marito e moglie di Casciago, 62 e 60 anni – che saranno a bordo della loro Fiat 124 Spider BS1 del 1971.

Appassionati di viaggi, anche avventurosi, i coniugi Paggi sono quindi alla vigilia della loro impresa più “pazza”, e per prepararsi al meglio alternano gli allenamenti con la vettura (sulla pista di cross del Ciglione della Malpensa – dove sono state scattate le immagini che trovate nella fotogallery) a quelli finalizzati ad avere una preparazione fisica che consenta loro di stare in macchina (su percorsi accidentati) per una decina di ore al giorno, con diverse notti da trascorrere in tenda.

Alla Pechino-Parigi su una Fiat 124 del 1971

UN VIAGGIO SPECIALE

Per iscriversi, Enrico e Federica hanno dovuto completare una lunga serie di documenti e ottenere un via libera tutt’altro che scontato, visto l’elevato numero di richieste. «Per noi è una sfida: ci piacciono i viaggi ma sappiamo che restare per 40 giorni a stretto contatto non sarà facile. All’attivo abbiamo alcune gare di regolarità, disputate con i colori della VAMS (Il Club Auto e Moto Storiche di Varese ndr) ma questo è un impegno ben diverso: per chi ama i raid con auto d’epoca è la “gara delle gare” perché esistono altre prove che però durano una manciata di giorni. Qui parliamo di 36 giorni in condizioni spesso difficili tra sterrati, deserto, strade di ghiaia e guadi».

Alla Pechino-Parigi su una Fiat 124 del 1971
Il logo del “Comitato M.L. Verga” sulla vettura di Paggi e Mascetti

NEL NOME DEL BENE

La Pechino-Parigi di Paggi e Mascetti ha però anche (anzi: soprattutto) una valenza benefica. La competizione non permette di avere sponsorizzazioni (sulle fiancate della Fiat 124 ci saranno le insegne della VAMS e dell’ASI, e cioè l’Automobil Club Storico Italiano) ma spinge perché i partecipanti facciano da “volano” per iniziative a fin di bene. «Con la nostra partecipazione – spiegano i due varesini – intendiamo sostenere il “Comitato Maria Letizia Verga” che da 40 anni si occupa delle leucemie che colpiscono i bambini. Conosciamo bene Giovanni Verga, fondatore e presidente dell’associazione, siamo “tifosi” di questa iniziativa e sappiamo bene che i fondi raccolti per il Comitato vengono spesi per una causa giusta e importante, senza mai essere sprecati». Così la Fiat 124 sarà portabandiera di un’iniziativa speciale: «Sarà proprio la “Verga” a lanciare una raccolta di denaro legata alla nostra gara: l’obiettivo è quello di raccogliere 14mila euro, in pratica un euro per ogni chilometro che percorreremo tra Pechino e Parigi – sottolineano Enrico e Federica – A febbraio lanceremo l’iniziativa nei dettagli, e l’intento è quello di sensibilizzare più persone possibili a partire dagli amici che, come noi, sono appassionati di motori e di auto d’epoca. Ma la platea può essere davvero vasta». Per questo motivo, prima che la Fiat 124 parta per Pechino (inizio marzo) verranno organizzate due presentazioni alla Marelli&Pozzi di Varese e al San Gerardo di Monza, l’ospedale dove il Comitato Maria Letizia Verga ha la propria sede.

Alla Pechino-Parigi su una Fiat 124 del 1971
Il volante della Fiat 124

LA VETTURA DI ENRICO E FEDERICA

Enrico Paggi è un grande appassionato di motori («Io sono la vittima» ride la moglie Federica) e tra l’altro colleziona mezzi della seconda guerra mondiale. È lui a raccontare le modifiche apportate alla Fiat 124 Spider per poter prender parte alla Pechino-Parigi. «La nostra auto ha un motore innovativo per l’epoca: la cilindrata originale è di 1.608 cc ma l’abbiamo dovuto depotenziare per poter utilizzare la benzina distribuita in Mongolia che ha 80 ottani (contro i 95 di quella in uso in Europa): i 110 cavalli si ridurranno a circa 100. L’auto è stata inoltre sollevata di 7/8 centimetri per favorire l’attraversamento dei corsi d’acqua; inoltre sono stati rinforzati sia la scocca sia gli attacchi di ammortizzatori e motore, è stato montato il roll bar e rifatto l’impianto elettrico. Monteremo gomme Yokohama Geolandar adatte al terreno misto da affrontare e i test svolti al Ciglione ci stanno dimostrando la bontà di questa scelta». Paggi e Mascetti avranno con sé due ruote di scorta e una serie di pezzi di ricambio “essenziale ma vasta”, in modo da poter intervenire in caso di guasti meccanici. E in attesa di vedere i “nostri” in azione, gustatevi – nel video sottostante – gli highlights dell’edizione 2016.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Gennaio 2019
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