“Per rendere onore a Daniele abbandonate la violenza”
Un migliaio di persone ha assistito in silenzio alla cerimonia. Al cimitero sono stati innalzati cori e srotolate le bandiere dei gruppi di cui faceva parte l'ultras morto in seguito agli scontri prima di Inter-Napoli del 26 dicembre 2018
Sono arrivati in tantissimi per dare l’ultimo saluto a Daniele Belardinelli, l’ultras del Varese e dell’Inter morto nella notte di Santo Stefano a Milano, in seguito agli scontri che hanno preceduto la partita tra i nerazzurri e il Napoli.
La chiesa di Sant’Ambrogio a Morazzone era gremita dentro e fuori, con gente che si è accalcata anche nelle stradine laterali. In tutto un migliaio di persone ha partecipato alla cerimonia funebre. In chiesa e sul sagrato nessuna bandiera e nessun vessillo: tutti hanno seguito il funerale in rispettoso silenzio. Presenti anche alcuni giocatori del Varese, parecchie rappresentanze di varie tifoserie organizzate arrivate da tutta Italia (Inter, Lazio, Verona, Brescia, Parma, Spezia, Pro Patria, Sampdoria e Genoa tra le altre) e alcune sigle riconducibili al mondo dell’estrema destra varesina (Blood Honour, Do.Ra. e Arditi).
Dopo il messaggio degli amici (“eri un esempio per tutti, uno zio per tutti”) e della figlia (ricordo ricco di commozione, “mancherai tantissimo”, ha detto la ragazza), c’è stata la forte omelia del parroco di Morazzone: don Stefano Silipigni è partito dallo striscione esposto fuori dallo stadio nei giorni successivi alla morte di Belardinelli “Varese ti rende onore, ciao Dede nostro capitano”. Il religioso ha invitato a non usare la violenza per fare sì che la morte del 39enne non sia inutile: “Per rendere onore a Daniele abbandonate la violenza”, ha detto dall’altare.
Dopo la funzione in chiesa si è sviluppato un lungo corteo dal centro del paese fino al cimitero di Morazzone dove Belardinelli è stato seppellito. Al cimitero si sono alzati i cori da stadio “Dede sempre con noi” e “Solo un capitano”, accompagnati da fumogeni e dallo sventolio di bandiere e vessilli dei gruppi di cui “Dede” faceva parte da anni, Blood Honour, Curva Nord del Varese e Curva Nord dell’Inter. Gli amici di Belardinelli hanno anche srotolato un bandierone tricolore con al centro la scritta “Varese”.
Morazzone è stata chiusa al traffico veicolare per buona parte del pomeriggio e presidiata dalle forze dell’ordine: non ci sono stati problemi di ordine pubblico.
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