Torna la tradizionale Gioeubia di Busto Arsizio: “Questa volta nessuno se la prenda”
Appuntamento con i tradizionali roghi dei fantocci in tutta la città. L'anno scorso il rogo del pupazzo di Laura Boldrini causò molte polemiche
Giovedì 31 gennaio torna la secolare tradizione della Giöbia. Anche quest’anno i falò delle vecchie, realizzati da associazioni, cittadini e quartieri, illumineranno il cielo di Busto Arsizio. I personaggi dati alle fiamme, come da consuetudine ormai, prendono le fattezze dei protagonisti sociali, politici e culturali dell’anno appena trascorso.
Nel rispetto dell’antico rito, come indicato anche dalle associazioni che si occupano di salvaguardare e valorizzare le tradizioni cittadine, l’Amministrazione Comunale, l’Ascom, il Distretto del Commercio, il Comitato Commercianti Centro Cittadino, in collaborazione con la Gastronomia Crespi e il Panificio Colombo, inviteranno anche quest’anno i bustocchi a gustare un fumante piatto di risotto con la luganiga in piazza San Giovanni.
Il piatto sarà accompagnato da un bicchiere di vino rosso e dal dolce tipico del periodo invernale, le chiacchiere: l’appuntamento per la degustazione (per ogni porzione di risotto verrà chiesto il pagamento di almeno due Euro e di un Euro per il vino) è fissato alle ore 19.30, subito dopo il falò delle Giöbie in programma nel parcheggio di via Einaudi alle ore 19.00.
Per gustare meglio la pietanza si potrà acquistare il set da street food (foto) con portapiatto in legno traforato, piatto realizzato con foglie di banano, posata e bicchiere di plastica (costo 1 euro). L’idea, del tutto ecologica e lanciata dal Distretto del Commercio, permetterà di evitare il consumo dei piatti di plastica
Ascom propone un’iniziativa di promozione dei prodotti tipici del territorio, dal titolo “la Giobia aumenta il valore dei tuoi acquisti”: fino al 2 febbraio chi acquisterà nei negozi aderenti all’iniziativa almeno 500 gr di bruscitti, luganega e biancostato riceverà un abbuono del 20 per cento in merce. In omaggio la ricetta originale per la preparazione dei bruscitti, messa a disposizione dal Magistero del bruscitti.
Nella conferenza stampa di presentazione hanno parlato i due assessori che si sono occupati dell’organizzazione dell’evento, Paola Magugliani (Grandi Eventi) e Manuela Maffioli (Commercio e Identità). Paola Magugliani ha ringraziato tutte le realtà che si sono impegnate per portare avanti la tradizione, sia in centro che nei quartieri sia col bel tempo che con la pioggia (è stato pensato un piano B sotto i portici di via Milano, in caso di pioggia) mentre Manuela Maffioli ha voluto sottolineare l’impegno dell’associazione Commercianti, del Distretto del Commercio, dei commercianti di Sacconago e quelli del centro cittadino.
In merito alle polemiche dello scorso anno, quando fu bruciato il fantoccio di Laura Boldrini realizzato dai Giovani Padani e dato alle fiamme dal sindaco Antonelli, i due assessori hanno voluto ricordare che «rimane l’assoluta libertà di rappresentare ciò che si vuole con il fantoccio ma che si tratta di una tradizione secolare che non vuole incitare alla violenza contro chicchessia ma solo bruciare, simbolicamente, ciò che non si vuole portare nell’anno nuovo». La vicenda avvenne in piena campagna elettorale per le politiche, indignò molti e la stessa ex-presidente della Camera che venne anche a Busto per stigmatizzare l’accaduto. Probabile, dunque, che anche quest’anno qualche politico del recente passato finisca tra le fiamme della Gioeubia.
COSA DICE LA TRADIZIONE
Nel periodo più freddo dell’anno il rogo propiziatorio scaccia via l’inverno e il buio per lasciare il posto al risveglio primaverile, allontanando tutti i guai dell’anno passato. La tradizione vuole anche che le famiglie bustocche accompagnino la festa del “dì scenèn” con una robusta cena a base di uno dei piatti popolari della cucina bustocca, il risotu cunt’ a lüganiga. La leggenda dice infatti che le donne che temevano il giudizio della Giöbia e volevano ingraziarsela, la prendevano per la gola preparando il risotto di cui era ghiottissima. Così Anteo (il professor Bruno Grampa) ne “Il Mistero della Giöbia”: “Col risotto la Giöbia assaggia, controlla, si calma e passa via; ma se il camino non fuma e il profumo non si sente, succedono i guai. A chi tocca purtroppo è un bello spavento. Le donne lo sanno e, verso mezzanotte, son pronte con tutti gli ingredienti”.
Le Giöbie in centro e nei quartieri, giovedì 31 gennaio 2019
Esposizione Piazza S. Maria e falò parcheggio via Einaudi ore 19.00 a cura di:
“Classe 1947”; “Magistero dei Bruscitti da Busti Grandi”; “Manina Bella”, “Movimento Giovani Padani” e somministrazione temporanea di “Risotto con la luganega, chiacchiere e vin brulè”;
esposizione e falò via Sardegna angolo Via Cesare Battisti ore 20.00 a cura di: “Dott. Giulio Pistoletti – Farmacia 3 ponti”;
esposizione e falò via Lonate (fronte civico 2) nel parcheggio del cimitero ore 20.00 a cura di “Parrocchia Santa Maria Regina”;
esposizione e falò davanti alla Chiesa SS. Redentore ore 19.30 a cura di “Oratorio SS. Redentore”;
esposizione e falò davanti alla Chiesa di Beata Giuliana ore 21.00 a cura di “Parrocchia S. Luigi e Beata Giuliana”;
esposizione piazza S. Maria falò via Cassano Magnago ore 21.00 a cura di “Club Alpino Italiano”;
esposizione e falò parcheggio privato Pontificio Istituto Missioni Estere di Via Lega Lombarda, 20 ore 21.00 a cura di “P.I.M.E.”;
esposizione sede Club Boschessa di Via Ponzella, 15 e falò Via Ponzella fronte civico 40 ore 20.00 a cura di “Club Boschessa – Gruppo Sportivo Culturale e Ricreativo” e somministrazione temporanea di “Risotto con la Luganega e vin brulè”;
esposizione Piazza Toselli a Borsano e falò Parco Campone Borsano ore 20.00 a cura di “Club Borsanese Folclore e sport” e somministrazione temporanea di “Risotto con la luganega, chiacchiere e vin brulè”;
esposizione e falò Piazza della Chiesa Vecchia a Sacconago ore 20.00 a cura dell’Associazione Sacconago Commercianti, Artigiani & Co. e somministrazione temporanea di “Risotto con la luganega”;
esposizione e falò oratorio di Sacconago di Via Caduti, 4 ore 19.00 a cura di “Famiglia Sinaghina”;
esposizione e falò oratorio di Sant’Edoardo di Via Bergamo, 12 ore 18.30 a cura di “Parrocchia Sant’Edoardo”;
esposizione e falò oratorio di Santa Croce di Piazza Don Angelo Volontè ore 20.45 a cura di “Parrocchia Santa Croce”.
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