Varese – Varesina rinviata per neve
La coltre bianca caduta sul "Franco Ossola" ha obbligato l'arbitro a rinviare la sfida. Ancora da decidere la data del recupero. Benecchi: «Per lo stadio Aspem ci chiede 70mila euro subito»

Tanto si è parlato della sfida tra Varese e Varesina, tra problemi di stadio e societari, che alla fine a vincere è stata la neve.
La coltre bianca che sta cadendo sulla provincia e anche a Masnago ha convinto l’arbitro al rinvio. Il direttore di gara, il signor Moretti di Como, ha fatto più controlli, parlando con dirigenti e giocatori, provando a far liberare le righe del campo, ma giungendo comunque alla decisione di rinviare.
Le parole dell’allenatore del Varese Manuele Domenicali dopo il rinvio: «Credo che sia la decisione giusta. Il campo è innevato e sotto c’è ghiaccio. Diventa tutto pericoloso, mettendo a rischio l’incolumità dei giocatori. Quando siamo arrivati al campo c’erano le calciatrici del Milan che si stavano lamentando delle condizioni del campo. E’ la decisione più giusta e più di buon senso. Non penso che oggi noi siamo stati fortunati e la Varesina sfortunata, si partiva da 0-0».
Parlando della situazione societaria, Domenicali spiega: «Al momento martedì torneremo ad allenarci a Calcinate, a meno che non ci dicano qualcosa prima di quel giorno, cosa che auspico. Oggi siamo qui allo stadio, segno che qualcosa si sta muovendo».
Da parte della Varesina invece, a parlare è mister Marco Spilli: «Conta la discrezionalità dell’arbitro. Le linee erano libere, ha deciso così e credo non sia una decisione scandalosa. In un campo del genere era difficile per i giocatori, ma anche per lui. Noi come Varesina avremmo provato a giocare. Il direttore di gara è rimasto in giacca e cravatta, a volte il linguaggio del corpo dice tutto: non aveva interesse a giocare. Non abbiamo parlato di date per il recupero, noi non abbiamo problemi in infrasettimanale, il Varese invece ha la Coppa. La partita si gioca in campo, non in tribuna».
Alla fine arrivano anche le parole del presidente del Varese Claudio Benecchi: «Decisione giusta o meno, eravamo pronti per giocare. La scelta non è stata nostra ma dell’arbitro. Per quanto riguarda il discorso societario, stiamo continuando la trattativa per fare acquisire le quote del Varese Calcio da parte di Enrico Fadani. Entro il 10 febbraio sembra si possa sedersi a un tavolo per parlare con l’amministrazione comunale per parlare della convenzione dello stadio e di Varesello. Anche dalla loro parte credo ci sia la volontà di arrivare a una soluzione positiva».
Entrando nello specifico di pagamenti: «I bonifici è questione di tempistica perché provengono dall’estero. Per il resto delle scadenze abbiamo concordato una tabella di interventi che partiranno dall’inizio di questa settimana. La scaletta rispetto agli interventi da fare è già stata programmata, ma ha subito dei ritardi settimana scorsa per un lutto che ha colpito Fadani. Riguardo le utenze, Acsm Agam ci ha chiesto il pagamento immediato di 70 mila euro per riallacciare le utenze. Capite tutti che non è fattibile anche perché dobbiamo sederci al tavolo e concordare un piano di rientro. Io ho anche proposto di mettere un assegno di 30 mila euro a garanzia fino a martedì per poi parlare; la loro risposta è stata negativa anche in questo caso. L’accordo preso in precedenza da Berni non è stato saldato e questo ha peggiorato la nostra situazione ai loro occhi».
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