Amor: “Il Basso Verbano merita un ospedale vero”
L'associazione accoglie con favore la scelta di creare un tavolo istituzionale dedicato all'Ondoli e ricorda il ruolo della struttura per un territorio frequentato anche da migliaia di turisti e lavoratori stranieri

«Confidiamo che questa volta il territorio venga ascoltato davvero». L’associazione Amor, che riunisce le mamme e i cittadini che da tempo si battono per il futuro dell’Ospedale di Angera, accoglie con favore i primi passi istituzionali compiuti per coinvolgere i sindaci nelle procedure e nelle decisioni a breve termine che riguarderanno l’Ondoli di Angera.
«Ascoltare il territorio vuol dire cominciare a inquadrare bene il bacino di utenza del nostro piccolo ospedale: siamo 60.000 abitanti nei comuni dell’area circostante. Con questi abitanti, il nostro peso sulla bilancia politica è basso: però da noi abbiamo i turisti e i lavoratori stranieri, 2.500 solo al Jrc di Ispra. Poi, c’è il turismo, che conta eccome: nel 2017 (dati ufficiali della Camera di Commercio), l’area del Basso Verbano ha ospitato 96.000 persone con oltre 250mila presenze. E poi vanno contati anche i piemontesi dei comuni rivieraschi, anche se i politici e i manager tendono non vedere nulla oltre i confini. Tuttavia uno che sta male a Castelletto Ticino, per esempio, si reca nell’ospedale più facile da raggiungere, ovvero Angera. Idem per gli aronesi».
Le preoccupazioni dell’associazione riguardano soprattutto il pronto soccorso e l’assistenza ai piccoli pazienti (attualmente garantita in pronto soccorso solo fino alle 16) e anche la situazione dei prossimi mesi, con la bella stagione che porterà sul territorio molte più persone di quelle residenti: «Un Pronto Soccorso e un servizio Pediatria h24, con sala degenza (per casi ovviamente non gravi e piccoli pazienti in osservazione), una guardia medica decente sono il minimo da prevedere per questo territorio. E attorno ci vuole un ospedale vero. I sindaci e le istituzioni, che sicuramente avranno in mano i dati preoccupanti dei malati di tumore nella nostra zona, non possono non pretendere anche un servizio adeguato a queste patologie, anche ad Angera. Dalle parole ai fatti, qualcosa di buono si muove. E le mamme e i sostenitori di Amor faranno la propria parte».
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