Ginnastica all’aperto per mamme con il passeggino
Ogni martedì mattina al belvedere di Azzate, come nel Nord d'Europa, i neonati stanno fuori, fermi nei passeggini mentre le loro mamme fanno altro
Ad Azzate come in Islanda. Chi passa dal belvedere il martedì mattina può trovarsi davanti ad un’immagine insolita per le nostre latitudini, ma molto frequente nei paesi scandinavi e del nord Europa: una sequenza di passeggini, tutti in fila, apparentemente soli e al freddo, mentre le mamme sono impegnate in altre faccende. Sono le mamme di Gym Mom, il corso sportivo per neo mamme tenuto da Roberta Anselmi per lo Studio VitaVera.
“Dopo il parto le donne hanno bisogno non solo di tornare in forma dal punto di vista fisico, ma anche di rompere l’isolamento che spesso caratterizza i primi mesi di vita del neonato”, spiega l’istruttrice che è kinesiologa e massoterapista oltre che mamma.
A meno di diluvi o intense bufere di vento il corso si svolge all’aperto, anche se fa freddo. Anche nella nebbia o se pioviggina “perché stare all’aria aperta migliora le condizioni psicofisiche delle mamme e dei bambini – spiega Roberta Anselmi – basta essere coperti in maniera adeguata”. E i pediatri concordano.
Il corso è aperto alle neo mamme che possono accedervi dopo il puerperio (i primi 40 giorni dopo il parto) fino ai 6-8 mesi del bambino, o più spesso il rientro al lavoro della mamma.
La lezione dura un’ora e prevede esercizi di stretching e altri di rassodamento muscolare per tutto il corpo, dalle braccia all’addome passando per quelli di Kegel, più specifici per il pavimento pelvico. E i bambini? I bambini stanno nel passeggino, che durante la mattinata più volte diventa strumento di lavoro, come base di appoggio o di spinta, sfruttando la rampa di accesso al belvedere, sia in salita che in discesa, a seconda dell’esercizio. “In questo modo i piccoli rimangono vicini alle mamme, vengono cullati e di solito dormono tutto il tempo, respirando aria fresca”, spiega Laura Pavan, psicologa dello Studio.
Oggi per fortuna c’è una grande attenzione alla gravidanza, ma ce n’é molta meno per le neo mamme, che troppo spesso si trovano sole a casa ad occuparsi del neonato: “Avere un neonato, come aspettare un bambino, non significa essere ammalati – afferma la Pavan – La donna ha sì bisogno di riposare e di coccolare il suo piccolo, ma ha anche bisogno di uscire, di vivere momenti di aggregazione e relazioni con gli altri e di stare bene con il proprio corpo” . Come nella vita normale, di tutti, tutti i giorni.
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