Gli addetti alle pulizie dell’Ats Insubria senza stipendio da due mesi

Hanno proclamato uno sciopero garantendo però i servizi minimi essenziali. Tino Cicero (Ugl): «Il silenzio dell'Ats è assordante»

Sono quasi tutti contratti part-time e guadagnano in media 400 euro al mese. Ma c’è anche chi ne guadagna 350. Sono gli addetti alle pulizie degli ambulatori e dei locali dell’Ats Insubria che sono in sciopero perché da due mesi la società che ha vinto l’appalto per le pulizie, la Se.G.I srl di Montalto Uffugo, paese in provincia di Cosenza, non paga gli stipendi. «Oltre al mancato pagamento, abbiamo riscontrato altre irregolarità  – spiega Tino Cicero responsabile sindacale dell’Ugl – ma ciò che colpisce è il silenzio assordante dell’Ats che è il committente di quell’appalto e quindi ha tutti gli strumenti normativi per esercitare legittime pressioni. Per senso di responsabilità verso i cittadini abbiamo comunque garantito i servizi minimi essenziali, visto che stiamo parlando anche di ambulatori medici».

«Oltre i due stipendi in ritardo – aggiunge un lavoratore – la tredicesima l’abbiamo avuta solo a gennaio. Con la precedente società non avevamo mai avuto problemi di questo tipo». La società appaltatrice nel frattempo ha contattato il responsabile del sindacato promettendo che lo stipendio di gennaio verrà pagato ai primi di marzo e chiedendo alle parti sociali l’apertura di un tavolo di confronto. «Mi auguro che questa situazione si risolva al più presto – conclude Cicero – questi lavoratori già percepiscono pochi soldi, se poi li si fa aspettare oltre il dovuto non è eticamente accettabile, anche perché a noi risulta che i pagamenti dell’appaltante, cioè l’Ats, sono regolari».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 26 Febbraio 2019
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