La Breast Unit di Varese partecipa ad un progetto di Value Based Medicine
La Breast Unit dell'Ospedale di Circolo di Varese partecipa ad un progetto regionale che ha come capofila lo IEO e vede coinvolti gli Ospedali con le Breast Unit a maggior volume di attività
La Breast Unit dell’Ospedale di Circolo di Varese partecipa ad un progetto regionale che ha come capofila lo IEO e vede coinvolti gli Ospedali con le Breast Unit a maggior volume di attività.
L’intento è quello misurare il valore delle cure, inteso non come concetto astratto, ma come un unico macro indicatore che rappresenta il grado di tutela di salute raggiunto a fronte delle spese sostenute. In altre parole, l’oggetto dell’analisi è la qualità di vita della paziente in relazione all’appropriatezza delle cure prestatele in tutto il percorso diagnostico-terapeutico, tenuto conto sia del profilo clinico che di quello economico di sistema.
Questo progetto si propone infatti di passare dalla logica delle prestazioni e dei volumi di attività a quella focalizzata sui concreti risultati di salute ottenuti per la paziente, confrontati con i costi diretti e indiretti sostenuti per raggiungere tali risultati.
In questo progetto saranno coinvolti 1600 pazienti in cura tra l’Istituto Europeo di Oncologia, l’Istituto Nazionale Tumori, il Policlinico S. Matteo di Pavia e, per le ASST, quelle di Cremona e di Varese: la Breast Unit dell’Ospedale di Circolo, da sola, dovrà coinvolgere 140 pazienti, calcolate in proporzione ai volumi di attività. A questo proposito, infatti, la Breast Unit di Varese, nel 2018, ha eseguito 410 interventi chirurgici solo per neoplasia mammaria, a cui vanno sommati circa 150 interventi per patologia mammaria benigna e oltre 10.000 prestazioni senologiche ambulatoriali.
L’arruolamento delle pazienti inizierà dal prossimo mese di marzo: si tratta di donne maggiorenni che devono essere sottoposte a chirurgia della mammella per carcinoma e che dichiarino il proprio consenso al progetto.
La donna arruolata viene quindi coinvolta in un percorso della durata di due anni dalla dimissione post quadrantectomia o mastectomia che prevede sia telefonate di supporto e raccolta dati, sia questionari validati somministrati a scadenze predefinite. Fondamentale per la buona riuscita del follow up sarà il supporto del Servizio di Psiconcologia.
La rilevazione si concentrerà ad esempio sulle eventuali complicanze insorte dopo l’intervento, sulla chemioterapia e radioterapia, sulla qualità di vita percepita, sulla percezione della malattia e sulle eventuali recidive, oltre che su una serie di informazioni di tipo non clinico: età, sesso, scolarità, professione, regime in cui è stata erogata la prestazione, come e perché il paziente ha scelto la struttura per l’intervento principale, pernottamento, vitto e modalità di spostamento, assenza da lavoro.
Le analisi statistiche saranno condotte dallo IEO in collaborazione con il Laboratorio di Biostatistica clinica dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Coordinate chiave di questa analisi sono la maggiore attenzione all’appropriatezza, alla qualità della prestazione, alla riduzione dei costi diretti e soprattutto dei costi indiretti della fase post-acuta, nella consapevolezza che è in questo modo che si genera valore per il paziente e di conseguenza, più in generale, per tutto il Servizio Sanitario.
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