Lezioni di cinema alle superiori per riaccendere l’amore per il grande schermo
Icma, liceo Crespi e Ite Tosi insieme per un progetto che riavvicini il cinema e i suoi linguaggi agli adolescenti. Durerà due anni
«Il cinema è un dispositivo imprescindibile per la comprensione del mondo e del tempo in cui viviamo». Parte da questa affermazione, estrapolata dagli spunti didattici del Piano nazionale “Cinema per la scuola”, il progetto Let’s go to the Movie: cinema, linguaggi e società, proposto dal liceo Crespi di Busto Arsizio, in rete con ITE Tosi, con il supporto dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni.
L’iniziativa – presentata questa mattina (giovedì) nell’aula video del liceo Crespi di Busto Arsizio – è sostenuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e prevede una parte teorica, nella quale verranno fornite le basi del linguaggio cinematografico e audiovisivo e una parte esperienziale, con proiezioni di film, alcuni in italiano e altri in lingua straniera, in sala.
Sarà un’occasione per avvicinare il mondo del cinema, che a Busto ha messo radici profonde, e le altre realtà scolastiche del territorio con le nuove generazioni sempre meno affezionate al grande schermo e sempre più fruitori di cinema da altre piattaforme.
Ma il senso di questa iniziativa non è solo quello di riportare i ragazzi nei cinema. Gli incontri metodologici serviranno, infatti, ad accrescere le competenze cinematografiche e le capacità critiche degli studenti, e, grazie alle proiezioni in lingua originale, potranno perfezionare le abilità linguistiche, mentre i film in italiano affronteranno problematiche di carattere sociale ed etico. In generale, il progetto vuole formare una nuova generazione di spettatori più appassionati, consapevoli e curiosi.
Il progetto prevede tre parti distinte, con tematiche e docenti diversi, tutti collaboratori dell’Istituto cinematografico Antonioni.
La prima, tenuta da Paolo Castelli, già responsabile per il liceo Crespi del laboratorio di analisi testuale legato al Baff, è finalizzata all’insegnamento e alla costruzione di una mappa condivisa delle forme e delle figure fondamentali del linguaggio cinematografico e audiovisivo. L’esplorazione si compirà attraverso gli strumenti più innovativi della Audiovisual Literacy quali video-essay, super-cut e mash-up, per incentivare la conoscenza e la decodifica non solo del linguaggio cinematografico, ma anche di altri importanti linguaggi audiovisivi.
Vittorio Rifranti e Gaia Formenti (regista il primo, sceneggiatrice la seconda) si occuperanno invece di costruire e attraversare l’immaginario cinematografico, mettendolo a confronto con temi di carattere sociale ed etico (diversabilità, bullismo, ludopatia, pari opportunità, …), ma anche simbologie e narrazioni, attraverso la visione di frammenti e di testi filmici completi. Verranno proposti sia grandi classici della storia del cinema, sia pellicole più recenti e più vicine all’universo delle nuove generazioni, ponendo sempre l’accento sulla difesa della legalità come impegno di ogni cittadino.
L’ultimo segmento, curato dal critico cinematografico Alessandro Stellino e dal regista Marco Longo, indagherà invece il mondo del documentario, spiegando come fin dalla nascita del cinema la tendenza alla riproduzione del reale e quella verso la sua trasfigurazione siano strettamente legate e ne costituiscano due anime speculari ma non contrapposte. Il cinema del reale dunque, ma anche il documentario poetico, il cinema diretto, il rockumentary, il film d’archivio, il cinema in prima persona e il documentario d’indagine.
Agli incontri teorici si alternerà la visione in sala – al cinema Manzoni di Busto Arsizio – di dieci film, quattro in italiano, su tematiche connesse alla cittadinanza agita (inclusione, diversabilità, legalità) e sei in lingua originale (inglese, francese, tedesco e spagnolo), per migliorare le competenze linguistiche e scoprire culture e mondi diversi. La scelta di proporre le proiezioni in una sala cinematografica nasce dal desiderio di incoraggiare gli studenti a recuperare una modalità di fruizione alla quale si sono disabituati, riscoprendo il piacere della visione collettiva su grande schermo. Le proiezioni, introdotte e commentate dai docenti, saranno aperte agli studenti di tutte le scuole e alla cittadinanza (ingresso gratuito).
Il progetto complessivo si sviluppa sull’arco di due anni; al termine della prima annualità (parte teorica e proiezioni), gli studenti che avranno completato il percorso proseguiranno la loro esperienza in alternanza scuola/lavoro, diventando a loro volta tutor e formatori di progetti legati ai linguaggi audiovisivi e ai temi dell’immaginario cinematografico, nelle scuole secondarie di primo grado.
A completamento del progetto verrà infine aperto, sul sito del Liceo Crespi, un Cineblog nel quale ospitare opinioni, suggerimenti e recensioni cinematografiche scritte dagli studenti, una rivista online periodica (CINENEWS) che valorizzi il loro lavoro e lo faccia proseguire anche dopo la conclusione del laboratorio.
Let’s go to the Movie prenderà il via il 15 febbraio con la prima lezione teorica, mentre le proiezioni (aperte a tutta la cittadinanza) inizieranno lunedì 18 febbraio (ore 14.30 presso il cinema Manzoni, via Calatafimi 5, ingresso libero): in programma il film Dead Men don’t wear Plaid (Il mistero del cadavere scomparso) di Carl Reiner in lingua inglese con sottotitoli in italiano.
Raggiante la dirigente del liceo Crespi Cristina Boracchi : «Da anni il liceo lavora sull’immagine all’interno della didattica; il format già sperimentato di certificare le competenze di altri linguaggi si innesta perfettamente su questo bando, che promuove l’innovazione didattica. L’importanza riservata all’immagine, per noi fondamentale, a partire dalla storia dell’arte, ci ha portati a riflettere sulla luce in movimento, quindi sul cinema. Lavoriamo per restituire alla città e al territorio, per questa ragione le proiezioni sono aperte a tutti. È un dovere, la scuola restituisce alla società non solo istruzione ma anche cultura. Desidero ringraziare per il suo impegno Rosa Maria Repaci, nostra docente, anima del progetto, che ha coinvolto nella prima fase circa 300 studenti del secondo anno. Provvidenziale è la partnership con l’Istituto Antonioni. In rete oltre all’ITE Tosi, anche il Centro di Promozione alla legalità».
Per la direttrice dell’Icma Minnie Ferrara, che è anche responsabile scientifico del progetto «lo scopo è di proporre ai giovani l’idea di cinema come strumento di esplorazione di altre culture e dimensioni, un mezzo per leggere e interpretare la società nella quale si vive e si cresce. Siamo in un’epoca in cui le immagini ci bombardano ma noi non abbiamo gli strumenti per leggerele. I bandi aiutano a istituzionalizzare interventi come questo. Mi piacerebbe riavvicinare il pubblico giovane al cinema, ricostruire la passione, aprire finestre e percorsi. Parliamo di cinema e audiovisivo, attraverso classici del passato ed esperienze contemporanee, come chiavi di lettura per temi etici e sociali. Tengo tantissimo, inoltre, a portare i giovani al cinema per combattere la disaffezione della sala, che rimane un momento forte di condivisione di un’emozione».
L’assessore all’educazione Gigi Farioli – che per primo ha creduto nel sistema cinema a Busto Arsizio benedice il progetto: «Sono qui a suggellare un’iniziativa che si incastona in un percorso già presente nella nostra città grazie al BA Film Festival, all’Istituto Antonioni e alle sale d’essai. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati singolarmente: adesso queste esperienze sono istituzionalizzate in un bando».
Paolo Castelli – docente del progetto Let’s go to the Movie – spiega come si svilupperanno le sue lezioni, grazie anche a supporti tecnologici innovativi: «Da domani (15 febbraio) lavorerò con i ragazzi parlando di sguardo, luci, colori, simmetrie, e lo farò con strumenti innovativi, per rendere più accattivanti gli incontri».
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