Pane dal cielo, al cinema una favola moderna
L'appuntamento è per questa sera, lunedì 4 febbraio, al Cinema Teatro Nuovo con una pellicola che ricorda il famoso "Miracolo a Milano"

E’ davvero un evento speciale, realizzato anche in collaborazione con l’associazione Pane di Sant’Antonio e la Caritas, quello che si tiene al Cinema Teatro Nuovo (viale dei Mille 39, Varese) lunedì 4 febbraio alle ore 21. E’ una favola moderna ambientata a Milano tra i senzatetto, che per certi versi fa pensare al famoso Miracolo a Milano, realizzato nel lontano 1951 da Cesare Zavattini e Vittorio De Sica.
Si tratta di PANE DAL CIELO di Giovanni Bedeschi ed è interpretato da Donatella Bartoli, Sergio Leone e Paola Pitagora. Il regista racconta che l’idea del film è nata frequentando come volontario la mensa dei poveri dell’ Opera San Francesco. Una realtà scomoda, dice il regista, ma che ha volto raccontare “perché è una realtà diffusa, che conosciamo troppo poco e che preferiamo scansare quando la incontriamo. Eppure, in una città come Milano dove è ambientata la storia, si muovono ogni giorno 13.000 homeless. Non è voltandoci dall’altra parte, che si risolvono i problemi… In questo senso, Pane dal Cielo vuole colmare un grande vuoto”.
Lilli e Annibale vivono nella città di Milano. Dormono nei pressi della Bicocca, vicino alla stazione Greco – Pirelli. La notte di Natale Lilli e Annibale trovano un neonato dentro un cassonetto. E’ un maschietto sano, scalciante. I due cercano di riportarlo al più vicino ospedale pediatrico ma quando arrivano, assistono a un evento straordinario: nessuno dei dottori e degli infermieri può vederlo. La scena è surreale: Lilli e Annibale mostrano il bambino ma loro vedono solo aria, niente di niente, nessun neonato. Ma non è così per tutti: c’è qualcuno, invece, che riesce a vedere il piccolo. Sembra che il bambino sia invisibile per lo più alla gente che vive nelle case. I due senzatetto si ritrovano così improvvisati genitori di una creatura davvero speciale. Al deposito della stazione Lambrate, dove decidono di accudire il piccolo, si genera una piccola comunità: un’eterogenea famiglia di senza dimora di ogni tipologia e provenienza. Cosa crea questa differenza tra le persone? Perché solo alcuni possono vedere il bambino? Una cosa è certa: il bambino è portatore di un messaggio che deve essere diffuso….
Saranno presenti in sala rappresentanti dell’associazione Pane di Sant’Antonio e della Caritas, tra cui don Marco Casale. L’ingresso è a pagamento (6,50/ridotto 5/3 per i soci under 25), e comprende un piccolo buffet per tutti a cura di Zona Franca, a partire dalle 20.30.
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