Si sbloccano gli avanzi di cassa, il progetto Villa Mylius riparte

E’ stata una commissione bilancio densa di buone notizie quella che si è svolta nella serata del 21: a tenere banco, soprattutto, le variazioni al bilancio comunale causate dall’approvazione della legge di bilancio nazionale

Quattro passi a Villa Mylius

Tra i fondi che la legge di bilancio ha sbloccato, e il comune di Varese ha deciso di utilizzare, ci sono anche quelli relativi agli avanzi di cassa: e uno di questi era il “tesoretto” tenuto da parte per villa Mylius, ma non disponibile a causa della legge di stabilità. «La maggior parte dei fondi arriverà da terzi- ha spiegato l’assessore al bilancio Cristina Buzzetti nel corso della commissione bilancio di giovedì 21 febbraio – Ma un milione e mezzo era a capo del comune, e faceva parte di un avanzo di cassa che con la legge di stabilità era bloccato. Con la legge di bilancio è arrivato lo sblocco dei ondi, e quindi è possibile cominciare a lavorare per cominciare a concretizzare il progetto».

Il che significa, in parole povere, che i prossimi passi possono essere messi a bilancio nel 2019.

«Per quello che potevamo fare, in realtà noi in questi anni abbiamo continuato ad onorare l’accordo di programma siglato dall’amministrazione precedente – ha commentato l’assessore all’urbanistica Andrea Civati – Ora però possiamo procedere a indire gare, secondo gli accordi presi all’epoca, già nel 2019»

LA VILLA MYLIUS DEL FUTURO, SECONDO GLI ACCORDI DEL 2016

Firmato l’accordo per “L’accademia del buono e del bello”

Secondo quello che è stato pattuito nel 2016 con la scorsa amministrazione, Villa Mylius avrà sale di formazione e dimostrazione per cuochi e sale per esposizioni fruibili al pubblico al piano terra, tra cui una mostra permanente dedicata alla cucina italiana e all’esperienza di Gualtiero Marchesi, una biblioteca con i testi di gastronomia, una sala per la musica.

Il costo complessivo degli interventi di ristrutturazione è pari a 6.450.600 euro, la cui copertura è garantita da Regione Lombardia, per un importo massimo di 3.225.000 euro e comunque non oltre il 50% dei costi sostenuti; dal Comune di Varese per 1.725.600 euro; da Fondazione Cariplo per 1.000.000 euro; dalla Fondazione Gualtiero Marchesi per 500.000 euro.

Il progetto prevede, di massima, una serie di interventi:  che prevedono tra l’altro il consolidamento strutturale di solai e murature; l’adeguamento funzionale degli spazi interni, il risanamento o rifacimento di intonaci interni ed esterni, il risanamento conservativo dei pavimenti,  dei soffitti a cassettoni e delle decorazioni, un nuovo impianto elettrico, di riscaldamento e di climatizzazione.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Febbraio 2019
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