Anita Caprioli racconta Frida Kahlo, appuntamento a Spazioteatro

L'appuntamento è per venerdì 8 e sabato 9 marzo allo spazio di Via Galvani

Generico 2018

In una giornata di pioggia a Città del Messico, una ragazza di diciotto anni viene coinvolta in un grave incidente, che le causa lesioni permanenti. Fosse stata un’altra, forse, non sarebbe neppure sopravvissuta, ma la vitalità di Frida Kahlo, artista oggi celebrata come un mito e un’icona, già alle soglie della maggiore età, era tanto prorompente da fare scappare anche la Pelona, una cagna spelacchiata con cui gli aztechi ritraevano la morte.

Da qui prende corpo il monologo interiore di Frida, scritto da Pino Cacucci, profondo conoscitore del Messico e magistrale narratore di vite ribelli. Per la festa della donna, Palkettostage ripropone estratti del testo, interpretati da Anita Caprioli, che torna a dare voce alla protagonista, come fece per l’incisione dell’audiolibro omonimo, edito da Feltrinelli. Ad accompagnarla saranno le musiche originali di Giua, da lei composte ed eseguite alla chitarra.

Dal ritratto di Frida emergono anche quelli di Diego Rivera, della sorella Cristina, di Tina Modotti e di Lev Trotskij, “el viejo León” che s’innamorò infelicemente di lei. Prepotente è anche il desiderio di maternità, che le condizioni fisiche non consentirono di soddisfare: “E’ lecito inventare verbi nuovi?”, chiede Frida a Diego, suo grande e tormentato amore. “Voglio regalartene uno: io ti cielo, cosi che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini”.

Ripercorrendo la biografia di Frida dal grido “¡Viva la vida”, che è anche il titolo del suo ultimo dipinto, eseguito otto giorni prima di morire, si sprigionano i patimenti, i deliri e la forza tellurica che colorò la vita di un’artista e militante politica negli anni ferventi, reali e insieme immaginifici della Rivoluzione Messicana: la sofferta rincorsa alla vita di una donna che ha saputo incarnare “l’anima profonda della sua terra, le sue radici ancestrali e l’ostinato attaccamento alla vita malgrado tutto”.

Al termine di entrambe le rappresentazioni, come d’abitudine, il pubblico potrà intrattenersi con gli artisti e condividere con loro un buffet, gentilmente offerto dalla Produzione. Ricordiamo che “Frida” è il primo di due spettacoli eccezionalmente realizzati in lingua italiana all’interno della Stagione Teatrale 2018/2019 in lingua inglese e spagnola, che ha titolo AMBIZIONE E PREGIUDIZIO e
si inserisce nel cartellone cittadino “BA Teatro”, promosso e coordinato dall’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio. Anche quest’anno l’offerta culturale di Via Galvani è caratterizzata da opere in lingua che utilizzano i diversi linguaggi teatrali: commedia, tragedia, musical, fantasy e mistery.

Venerdì 8 e Sabato 9 marzo 2019 – ore 21.00
presso SPAZIOTEATRO Alberto Caprioli – via Galvani, 2 bis – Busto Arsizio
Reading da “Viva la vida” di Pino Cacucci
con Anita Caprioli e Giua, musica e voce
Produzione: PALKETTOSTAGE
Direzione Artistica: Cetti Fava
Direzione Organizzativa: Marina Caprioli
Durata: 1 ora e 15 minuti circa
Posto unico € 16,00 – ridotto € 14,00
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Prenotazione telefonica al numero 0331.677300
dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 18.00
www.palketto.it – info@palchetto.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Marzo 2019
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