Consiglio comunale aperto, “Salva via Roma” presenta un esposto al Prefetto
Nell’esposto i cittadini firmatari lamentano le modalità utilizzate dal presidente del consiglio e chiedono al Prefetto di “voler intervenire con gli strumenti che riterrà opportuni a tutela dell’interesse pubblico"
E’ stato presentato al comitato SalvaViaRoma e alcuni cittadini, un esposto al prefetto di Varese per stigmatizzare la conduzione da parte del presidente del consiglio Raffaele Fagioli della seduta del 16 marzo scorso in cui venne presentato il progetto di riqualificazione di via Roma.
Nell’esposto i cittadini firmatari lamentano le modalità utilizzate dal presidente del consiglio e chiedono al Prefetto di “voler intervenire con gli strumenti che riterrà opportuni a tutela dell’interesse pubblico e per fare in modo che vengano ripristinate le garanzie minime affinchè i cittadini saronnesi non si sentano intimiditi nell’esercizio delle proprie prerogative di partecipazione”.
Il comitato riassume quanto accaduto lo scorso 16 marzo: “Durante la seduta, regolarmente convocata, il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli, che dovrebbe essere il massimo garante dell’imparzialità dell’organo consiliare, ha ordinato alla polizia locale presente di “allontanare tre cittadini scelti a caso” dall’aula, impedendo di fatto agli stessi di partecipare e di intervenire al consiglio comunale aperto. L’allontanamento è stato provocato dall’applauso spontaneo che il pubblico per tre volte in corrispondenza di tre interventi ha destinato in appoggio alle istanze rappresentate. Gli applausi hanno avuto una durata singola di circa 15 secondi ciascuno”.
Dura l’analisi: “Riteniamo molto grave quanto accaduto, sia per l’inconsistenza delle giustificazioni addotte (nessun trambusto in aula, nessuna azione di disturbo, nessun comportamento non consono al luogo), sia per le modalità: non sono stati allontanati cittadini individuati come presunti colpevoli, ma sono stati allontanati tre cittadini scelti a caso nell’evidente imbarazzo della stessa polizia locale”.
La scelta di rivolgersi al Prefetto non è stata presa con leggerezza: “In considerazione del fatto che il consiglio comunale di Saronno è presieduto dal fratello del sindaco Alessandro Fagioli, ci si aspetterebbe, proprio nella logica della maggior tutela delle minoranze e delle garanzie costituzionalmente previste, un atteggiamento diametralmente opposto da parte dell’amministrazione, ma tant’è. Si tratta a nostro avviso di un episodio molto grave, lesivo dell’istituzione e contrario a qualsiasi forma democratica di esercizio del proprio ruolo e dei poteri connessi alla carica.”
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