Difendiamo il Galmarini: anche Monti firma la petizione
Il presidente della commissione sanità aggiunge la sua alle 25.000 firme in difesa dell'ospedale di Tradate. La vicepresidente del consiglio Brianza assicura impegno

Anche il presidente della commissione sanità di Regione Lombardia firma la petizione a sostegno dell’ospedale Galmarini di Tradate.
Il faldone che racchiude le 25.0000 firme è stato consegnato alla Vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia Francesca Brianza e al Presidente della III Commissione Sanità Emanuele Monti, dal Vicesindaco di Tradate Claudio Ceriani e da Mauro Micheluzzi.
«Ringrazio il promotore di questa iniziativa e l’amministrazione comunale di Tradate per essere riusciti a sensibilizzare in maniera così efficace la popolazione sul futuro del nostro ospedale – ha dichiarato la Vicepresidente Brianza – Il numero delle firme raccolte e la loro provenienza dimostrano la grande importanza che i cittadini attribuiscono a questa struttura non solo per la città di Tradate ma per tutto il territorio».
«Regione Lombardia – continua Brianza – non ha mai messo in discussione l’importanza del Galmarini né tantomeno un suo ridimensionamento, prova ne sono i grandi investimenti che Regione ha fatto per rendere la struttura più moderna e funzionale. Il nostro obiettivo è quello di mantenere operativo questo cruciale presidio e di potenziarlo per renderlo sempre più rispondente alle esigenze dei cittadini. Questo grazie anche al recentissimo accordo tra Governo e Regioni che consentirà lo sblocco delle assunzioni di medici e infermieri fermi dal 2004». La raccolta di firme è legata all’impoverimento dell’offerta sanitaria del presidio, passato, con la riforma del 2015, sotto la direzione dell’Asst Sette Laghi.
«L’impegno di Regione Lombardia a favore dell’Ospedale di Tradate c’è sempre stato e continuerà ad esserci – spiega Emanuele Monti – rappresenta infatti un presidio importantissimo per il territorio e la numerosa utenza di riferimento. Non solo, perché è anche una struttura di altissima qualità. Continueremo ad essere in prima linea per l’ospedale e le numerosissime firme raccolte dai Cittadini, a cui aggiungo la mia, sono di grande aiuto per andare avanti».
A quasi 4 anni dall’entrata in vigore della riforma di Regione Lombardia che vorrebbe smantellare il vecchio sistema “ospedalocentrico” in favore del territorio, rimane ancora da capire quali saranno le reali direttive in tema di riorganizzazione del sistema sanitario lombardo.
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