Le ruspe demoliscono le vecchie carrozze sull’ex ferrovia della Valmorea
L’obiettivo dell’intervento è quello di ridare decoro e ripensare l'area per il futuro ma la notizia dei lavori di demolizione ha scatenato numerose reazioni di sgomento. Il Parco RTO ha spiegato le ragioni del provvedimento.
Il Parco RTO Rile-Tenore-Olona ha iniziato i lavori di demolizione delle due carrozze “storiche” allo scalo merci della ex Ferrovia della Valmorea a Castiglione Olona.
Le ruspe sono entrate in azione per demolire le due vecchie carrozze ma verrà lasciata intatta la terza carrozza, la più storica, che rimane in gestione all’associazione Amici della Valmorea.
L’obiettivo dell’intervento è quello di ridare decoro e ripensare l’area per il futuro ma la notizia dei lavori di demolizione, martedì 12 marzo, ha scatenato numerose reazioni di sgomento tra i tanti frequentatori della zona affezionati a quei vecchi mezzi custoditi sull’antica ferrovia.
Per questo il Parco RTO ha fornito ulteriori precisazioni sulle ragioni dell’intervento raccontando i retroscena della decisione:
“Dato che la notizia della demolizione delle carrozze ha generato comprensibili amarezze e legittimi dubbi, ecco alcuni informazioni utili – ha spiegato l’ente su Facebook -: le carrozze sono (erano) di proprietà di un privato. Le carrozze a suo tempo erano state posizionate nell’area (di proprietà FNM ma in comodato al Comune) grazie ad un ulteriore comodato gratuito tra il privato ed il Comune. Il comodato è scaduto ed è stato proposto al privato di cedere ad un prezzo simbolico le carrozze alla Associazione Amici della Ferrovia della Valmorea, che era ben disposta ad investire tempo e denaro per il loro mantenimento. Nel momento in cui il prezzo simbolico è diventato ben altro, tale che né il Comune né tantomeno l’ Associazione potevano far fronte alla spesa, a malincuore è stato concordato di chiedere al proprietario di rientrare in possesso dei beni, con l’opzione di trasportarli altrove o demolirli. La proprietà ha scelto ovviamente la seconda opzione non avendo trovato diversa possibile collocazione per le carrozze”.
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