Il Pmi Day diventa un libro
Presentato il volume “Le imprese per gli studenti del territorio”, creato con il contributo delle aziende che hanno aderito alla nona edizione varesina del progetto di orientamento allo studio
Si dice che siano le narrazioni a creare la realtà. Quella scelta da Univa, l’Unione degli industriali della provincia di Varese, è una narrazione che mira a creare una reale cultura d’impresa, diffusa e radicata soprattutto tra le giovani generazioni. «Un’attenzione per il nostro futuro» l’ha definita Riccardo Comerio, presidente di Univa, durante la presentazione di “Le imprese per gli studenti del territorio”, volume curato e pubblicato dagli Industriali varesini, che raccoglie 150 testimonianze della nona edizione del Pmi Day a cui hanno partecipato 4.000 studenti delle classi terze delle scuole medie.
(foto da destra: Riccardo Saporiti, Stefano Ferro e Riccardo Comerio)
Il libro è stato presentato nella bella atmosfera dello showroom della Castaldi Lighting spa di Cassano Magnago. Immagini e pensieri cristallizzati sulla carta. «Ho scoperto cose che non avevo mai visto né sentito, è stato molto interessante» è l’opinione di uno dei ragazzi riportata nel libro e come questa ce ne sono molte altre. Passare una giornata in azienda per un adolescente può essere determinante nelle scelte che farà mentre per l’azienda è un momento di confronto importante con un mondo che altrimenti faticherebbe a intercettare. «Bisogna abituare i giovani all’idea che le cose si fanno in Italia – ha aggiunto Stefano Ferro, presidente di Castaldi Lighting spa – Occorre avere conoscenze e competenze forti e questa iniziativa li fa incamminare verso l’industria, anche se noi facciamo molta fatica a trovare giovani con certe competenze».
«Il Pmi Day ha lasciato il segno anche quest’anno. E le pagine del volume lo dimostrano, così come mettono in evidenza la passione delle imprese per le nuove generazioni. La nostra missione è intercettare nuovi talenti. L’imprenditore mette al centro la persona e la cultura d’impresa», ha commentato Giancarlo Saporiti, presidente della piccola Industria dell’Unione Industriali.
Organizzare 150 visite aziendali è uno sforzo enorme, reso possibile dall’impegno di tutti gli attori in campo a partire dal team della comunicazione di Univa fino alle singole aziende che negli anni hanno cambiato radicalmente atteggiamento rispetto a questo appuntamento. Un percorso che ha portato gli studenti del Varesotto a toccare con mano cosa fa un’azienda e a comprendere quali siano le competenze necessarie per trovare occupazione nei settori del manifatturiero e del terziario avanzato.
«Il nostro scopo non è mai stato quello di convincere gli studenti a lavorare nella manifattura o a spingerli verso percorsi di studio tecnico-industriali. Ma far comprendere alle scolaresche cosa sia la cultura d’impresa e farle sentire orgogliose del saper fare così diffuso sul territorio. Obiettivo che ci auguriamo di aver raggiunto, ma che non sarebbe stato possibile senza la fattiva e attiva partecipazione degli imprenditori varesini. A cui va il più grande ringraziamento», ha concluso il presidente dell’Unione Industriali varesina Riccardo Comerio.
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