“Vado via”, il primo libro di Betty Colombo
Fresco di stampa l'albo illustrato da Paloma Canonica che racconta la protesta in rima di una bambina che vuole scappare di casa
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È uscito pochi giorni fa il primo libro dell’attrice varesina Betty Colombo “Vado via”, un albo illustrato da Paloma Canonica e pubblicato da Bohem che sta riscuotendo un grande successo di critica e di pubblico non solo nel Varesotto (due le presentazioni già in calendario per venerdì 29 marzo alla libreria Potere ai bambini di Varese e il 13 aprile in biblioteca a Fagnano Olona), dato che è stato selezionato per la Fiera dell’editoria per bambini e ragazzi di settimana prossima a Bologna.
Voglia di libertà, rabbia e ricerca di comprensione in questo libro fresco di stampa che affonda le radici in un intreccio di storie lontane: “Conosco Paloma da quando era bambina e un giorno di sette anni fa, quando già studiava per diventare illustratrice, a casa dei suoi genitori ho notato un suo disegno – racconta Betty Colombo – C’era una bambina con uno zaino enorme e mi è venuto in mente di quella volta in cui mia figlia, a 5 anni, riempì uno zainone dicendomi che voleva andare via di casa. Così ho scritto una filastrocca e l’ho regalata a Paloma, che l’ha conservata per mostrarla qualche mese fa in Bohem, la casa editrice per cui lavora”.
Da qui il libro, fatto di rime e immagini “che non sono di banale accompagnamento, ma costituiscono un vero e proprio arricchimento del testo– spiega l’autrice – Il disegno ha un suo linguaggio e in questo caso costruisce e aggiunge dettagli al mondo fantastico cui la filastrocca fa solo un accenno e regala alla protagonista un compagno di viaggio, un coniglietto, che aiuta a chiudere il libro con un’immagine che è pura poesia”.
Nelle parole di Betty Colombo l’entusiasmo per questa nuova avventura, la stima per Paloma e l’amore coltivato sempre di più negli ultimi anni per la letteratura per l’infanzia e in particolare per gli albi illustrati, protagonisti dei suoi spettacoli e delle letture animate rivolte ai bambini.
Il ritmo della filastrocca è incalzante e lo stile è schietto, com’è tipico dei bambini di cui propone il punto di vista. Perché anche i bambini, come gli adulti, arrivano a saturazione, si sentono incompresi e si arrabbiano.
Il libro di Betty Colombo dà voce al sentire dei bambini. Tra le sue pagine i piccoli possono riconoscersi mentre i genitori hanno l’occasione di ascoltare e condividere quella tensione, in continua ricerca di equilibrio, che vive ogni bambino tra il desiderio di affermare la propria indipendenza per crescere e la necessità di essere accolti, visti e sostenuti dall’affetto dei mamma e papà. “Con tutto il contenimento del caso”, precisa l’autrice. Già nelle anteprime della presentazione del libro, nelle scuole di Bodio e Casciago, tantissimi bambini hanno “alzato la mano” per raccontare di quando hanno avuto voglia di fuggire di casa, ciascuno per un motivo diverso.
“Rispetto al passato i bambini hanno perso molti spazi di libertà – afferma Betty Colombo – spazi in cui un tempo potevano muoversi, sperimentarsi, affermarsi e crescere gradualmente, mentre oggi si passa dalla campana di vetro per cui in pratica sino ai 10 anni hanno sempre un adulto che li sorveglia ogni momento, per poi arrivare alle medie con un telefonino in mano con cui sono soli, potenzialmente davanti al resto del mondo, improvvisamente liberi, ma senza la necessaria esperienza per gestire questa nuova condizione sicuri e sereni”.
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