Villa Castiglioni acquistata da un principe malese, diventerà un luogo da fiaba
Lunedì mattina un sopralluogo del sindaco Marco Cavallin con i rappresentanti della nuova proprietà e la Soprintendenza. Priorità all'intervento di risanamento del muro di cinta

(Nella foto Villa Castiglioni com’era prima dell’abbandono per il fallimento della società che l’aveva trasformata in hotel)
Si chiama Tunku Datò Yaacob Khyra ed è un principe malese il nuovo proprietario di Villa Castiglioni, la bella villa d’epoca di Induno Olona al centro di una lunga procedura fallimentare, risolta con la vendita all’asta il 31 luglio dell’anno scorso.
Nei progetti del principe Villa Castiglioni rinascerà nel segno del lusso e della bellezza, diventando un hotel a 5 stelle o un country club per vacanze esclusive.
Questa mattina un sopralluogo tecnico, con la presenza dei rappresentanti del principe, del sindaco di Induno Olona Marco Cavallin e del dirigente responsabile della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Luca Rinaldi, ha aperto un primo spiraglio sul futuro della villa, abbandonata per anni dopo il fallimento della società che l’aveva trasformata in un hotel.
A raccontarlo è il sindaco Marco Cavallin: «Questa mattina i rappresentanti del nuovo proprietario ci hanno confermato queste due ipotesi di intervento, hotel o club vacanze di lusso, entrambe con il mantenimento di tutti i requisiti architettonici dell’immobile e la valorizzazione del parco storico – spiega – Il sopralluogo, che ho personalmente caldeggiato anche per affrontare il tema, urgente, del muro di cinta della proprietà, ci ha permesso di verificare anche le condizioni della villa, dopo l’intervento di pulizia effettuato nelle scorse settimane. L’edificio appare decisamente diverso ed è stato possibile anche verificare che non ci sono stati danni strutturali».
Con i rappresentanti della nuova proprietà e della Soprintendenza, Cavallin ha affrontato la questione del muro di cinta che sta cedendo in alcuni punti sulla via Tabacchi, dove da anni sono stati posati dei cassoni di contenimento che riducono la carreggiata e rappresentano un pericolo per chi percorre la strada, soprattutto nelle ore notturne.
«Abbiamo affrontato la questione con l’architetto Rudy Manfrin che rappresenta la nuova proprietà – dice Cavallin, che nei mesi scorsi aveva notificato al curatore fallimentare un’ordinanza con cui si chiedeva un intervento d’urgenza sul muro, proprio per la pericolosità della situazione – Abbiamo concordato di affrontare il problema in tempi stretti e anche dal responsabile della Soprintendenza c’è stata la disponibilità a procedere velocemente con le autorizzazioni. Lo studio invierà a breve il progetto e già nelle prossime settimane si dovrebbero conoscere tempi e modalità dell’intervento e ci auguriamo di vedere iniziare presto i lavori, che per noi sono il primo obiettivo “da portare a casa”».
Cavallin ha affrontato anche il tema dell’uso pubblico della villa: «Una questione che avevo affrontato già nel primo incontro con la nuova proprietà e che ho ribadito anche questa mattina. Anche se di proprietà privata Villa Castiglioni fa parte del patrimonio della nostra comunità e ho chiesto che possa essere utilizzata in alcune occasioni anche per manifestazioni pubbliche. Una richiesta che è stata recepita. Ora bisognerà trovare la formula giusta ma c’è comunque una disponibilità in questo senso».
Nella foto: il sindaco Marco Cavallin (a destra) con il dirigente responsabile della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Luca Rinaldi.

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