Agevola: il portare per badanti stranieri, utile nei rapporti con le istituzioni
I prossimi 9 e 10 aprile, all'Università dell'Insubria si discuterà degli strumenti a disposizione degli stranieri incaricati di accudire gli anziani
Agevolare i rapporti tra anziani, assistenti familiari di lingua straniera e istituzioni nel territorio varesino, creando un modello e degli strumenti tecnologici pilota.
È questo il tema di grande attualità di cui si parla il 9 e 10 aprile all’Università dell’Insubria, nell’aula magna del Collegio Cattaneo, in via Dunant 7 a Varese, durante la prima conferenza internazionale su questo argomento, intitolata «Seniors, foreign caregivers, families, institutions: linguistic and multidisciplinary perspectives».
L’evento nasce come momento di confronto accademico nell’ambito di un progetto con cui Alessandra Vicentini, docente di lingua inglese, lo scorso anno ha vinto un bando di ricerca scientifica Fondazione Cariplo di circa 200mila euro, in partenariato con l’Università di Milano: il Progetto Agevola ovvero «Assistenza, gestione, volontariato, anziani. Strumenti multilingui per l’assistenza agli anziani», che si concluderà nel 2021.
I cosiddetti badanti conoscono un italiano di base sufficiente per dialogare con i loro datori di lavoro, ma non sempre con le istituzioni e la burocrazia di cui gli anziani potrebbero avere bisogno: prenotare una visita medica, fare un documento, leggere l’esito di un esame, per fare solo alcuni esempi, sono ambiti in cui è necessario conoscere meglio la lingua. Perciò il Progetto Agevola ha tra i suoi obbiettivi la creazione di un portale web e applicazioni per smartphone-tablet in lingua russa-ucraina, ispanoamericana, inglese e italiana attraverso i quali il badante può trovare testi tradotti e vademecum per svolgere il ruolo di intermediario fra le istituzioni e gli anziani. Ma sono in corso incontri con le associazioni e interviste agli anziani per capire quali siano tutti i loro reali bisogni dal punto di vista della comunicazione.
La conferenza del 9 e 10 aprile a Varese è un importante momento di confronto accademico e internazionale su questo progetto e sarà interamente discussa in inglese. Alessandra Vicentini fa parte del comitato scientifico con Kim Grego, ricercatrice dell’Università di Milano, co-titolare del progetto, e con Federico Pasquarè Mariotto. Presenti a inizio lavori anche il rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue e Paolo Luca Bernardini, direttore del Disuit, Dipartimento di scienze umane e dell’innovazione per il territorio. Fitto il programma, con circa 25 relatori provenienti, oltre che dall’Insubria, da atenei importanti di tutta Italia ma anche da New York e Charlotte (Stati Uniti) e da Varsavia (Polonia).
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