Arrivano le nuove telecamere che leggono le targhe delle auto sospette
Il progetto, dal costo complessivo di 56mila euro, prevede la realizzazione di quattro varchi con telecamere fisse nei punti di confine con i comuni limitrofi di Besnate, Casale Litta, Sumirago e Vergiate

È in via di completamento e attivazione il nuovo sistema di videosorveglianza che andrà a implementare la sicurezza e la copertura del comune di Mornago. «Non avendo un grande numero di uomini a disposizione – dice il sindaco, Davide Tamborini – il fatto di usare la tecnologia permetterà sicuramente di migliorare la sicurezza della cittadinanza».
Il progetto, dal costo complessivo di 56mila euro, prevede la realizzazione di quattro varchi con telecamere fisse per leggere le targhe delle auto in transito, in entrata e in uscita. I varchi saranno posti nei punti di confine con i comuni limitrofi di Besnate, Casale Litta, Sumirago e Vergiate. In futuro si presuppone l’inserimento di una copertura anche sul confine con il comune di Crosio della Valle.
«Il sistema ci permetterà di dare maggior forza alla sicurezza pubblica – spiega il sindaco – perché ci sarà la possibilità di inserire una sorta di black list di targhe sospette, magari legate a indagini in corso, da segnalare alle forze dell’ordine».
L’intero progetto, infatti, è nato da un’istanza condivisa tra il Comune e la stazione dei carabinieri: le immagini verranno remotizzate presso il palazzo municipale ma saranno visionabili anche dagli uomini dell’arma.
Il sistema di controllo in paese prevede l’implementazione, di cui è in corso l’installazione, di altre telecamere nei luoghi pubblici di maggiore interesse per la collettività, come la casetta dell’acqua di piazza Lega Lombarda o il parco giochi della biblioteca di via Guglielmo Marconi. In totale, dunque, saranno presenti cinquantacinque telecamere che permetteranno di avere un monitoraggio più completo del territorio. “Tutte le aree pubbliche saranno coperte da videosorveglianza. Non abbiamo elevati tassi di incidenza della criminalità, ma questo è un deterrente più” chiosa il primo cittadino.
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