Avramovic, serata da leader. Iannuzzi stupisce in positivo
Il serbo è il migliore in campo per la squadra di Caja, per i punti (24) e l'atteggiamento. Bene il pivot italiano oltre al solito Cain, Moore ritrova la via del canestro
AVRAMOVIC 7,5 (IL MIGLIORE)
Era chiamato a una scossa dopo la magra di Torino e le fatiche con Wurzburg. E la risposta è stata di quelle buone: 24 punti contro una squadra di Eurolega non sono mai bruscolini. Se aggiungiamo un atteggiamento eccellente sui due lati del campo e una voglia di mangiarsi la partita notevole, arriviamo senza problemi a offrirgli la palma del migliore di giornata. MVP AloeXplosive per i lettori della #direttavn
IANNUZZI 7
“Antonio! Antonio!” Le tribune si spellano le mani quando Iannuzzi entra, segna, svetta a rimbalzo e infine tira una “gola” clamorosa a Fontecchio che cercava di appendersi al ferro. La miglior partita – anche in relazione all’avversaria – da quando veste la maglia di Varese. Ora coraggio, ne vogliamo altre così.
NATALI 5
Trova una tripla importante ma ne sbaglia almeno un paio aperte e con i piedi per terra: come diremo per Ferrero, l’impegno e la grinta ci sono tutti, ma ciò non basta per portare a casa i risultati. Valutazione (-5) e plus/minus (-5) negativi nei suoi 17′ sul parquet. Fatiche che gli torneranno buone per un’altra volta, quando troverà avversari meno grossi, forti e scaltri di questi.
SALUMU 5,5
Voto combattuto, perché ha l’ardore di andare al ferro e se necessario di schiacciare con rabbia contro i lunghi di Milano, e perché ha il fisico per reggere certi confronti di muscoli contro gli esterni ospiti. Però, diavolo, lo zero al tiro pesante è una zavorra, anche considerando che quei tiri o sono stati affrettati o sono stati presi con i piedi per terra. Una prodezza dall’arco nel terzo periodo avrebbe, magari, rallentato l’impatto milanese.
SCRUBB 6,5
Paga qualche situazione difensiva in cui non è prontissimo, ma replica sul fronte opposto prendendo bene il tempo a Kuzminskas o Nunnally e battendoli sul primo passo. Buon secondo violino dell’attacco, consueta costanza a rimbalzo. Assolve ai suoi compiti con buoni risultati.
TAMBONE 5 (IL PEGGIORE)
Prova ad applicarsi sui due lati del campo ma non trova mai gloria: la valutazione a -7 è un indicatore implacabile della sua partita. E d’altro canto, era uno di quelli che aveva il compito più difficile.
CAIN 7
Tarczewski, gran bel giocatore, riesce a vincere un po’ di duelli con “Big T” solo nel finale di partita, quando il pivot varesino arriva un po’ stanco e comunque continua nel suo incessante lavoro di pendolo a chiudere prima il perimetro e poi l’area. Altra “doppia doppia” in carniere, 11+11, con la chicca di quattro recuperi.
FERRERO 5
Due macchie sono più evidenti nella sua partita: gli errori ai liberi e un paio di falli evitabili, spesi però per la troppa foga e alla fine determinanti nel fargli concludere la partita in largo anticipo, con soli 18′ sul parquet. Si sacrifica – e la volontà non gli manca – contro avversari fisicamente molto più attrezzati, ma la mira lo tradisce.
MOORE 6
In regia lascia ancora a desiderare, soprattutto nei momenti in cui Varese fa fatica (meglio, invece, quando ha l’inerzia dalla sua parte), però registriamo con piacere il ritorno alla doppia cifra e alla pericolosità offensiva. Sfrutta con intelligenza due fattori: le maggiori attenzioni che Milano mette su Avramovic e la difesa non proprio ermetica (eufemismo) di James. Passettino in avanti, forse.
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