Controlli gratuiti per l’osteoporosi all’ospedale Sant’Anna
Martedì 16 aprile si svolgerà l’iniziativa “Osteoporosi – Falle vedere che sei un osso duro”. Sarà possibile effettuare il Defratest
Martedì 16 aprile, dalle 9 alle 12, si svolgerà all’ospedale Sant’Anna l’iniziativa “Osteoporosi – Falle vedere che sei un osso duro”.
Giunta alla seconda edizione è organizzata in occasione della 4a Settimana nazionale della salute della donna promossa da Onda – Osservatorio Nazionale per la Salute della donna e di genere.
Gli specialisti delle Unità Operative di Ortopedia e Traumatologia e di Malattie Endocrine-Diabetologia saranno a disposizione della popolazione per approfondire temi quali la prevenzione, la diagnosi e la cura della patologia, anche in caso di fratture, i fattori di rischio, la corretta nutrizione e gli stili di vita.
Durante la mattinata sarà possibile effettuare gratuitamente il Defratest per la valutazione della fragilità ossea. Alle persone interessate è consigliato di portare il referto di un esame Moc-Dexa effettuato negli ultimi cinque anni o altri esami. Non è necessaria l’impegnativa del medico di medicina generale né la prenotazione. Inoltre, saranno distribuiti materiali informativi dell’offerta di Asst Lariana e pubblicazioni a cura di Onda dedicate alla salute della donna.
La problematica della fragilità ossea è in crescita a seguito dell’aumento della popolazione anziana e ha conseguenze importanti sia sotto il profilo clinico-assistenziale che sociale. Al Sant’Anna vengono ricoverate per fratture di femore, omero e caviglia e fratture vertebrali 600 persone l’anno e vengono effettuati centinaia di visite ed esami grazie alla possibilità di prescrivere tutti i farmaci necessari, alla disponibilità di tutte le strumentazioni diagnostiche e alla collaborazione tra le varie unità operative che si occupano della patologia per inquadrarla e seguirla al meglio.
L’osteoporosi
L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da un aumento della fragilità dello scheletro con un conseguente aumento del rischio di fratturarsi sia per traumi minimi che spontaneamente, in seguito alla diminuzione della densità ossea e per il deterioramento della microarchitettura ossea. In molti casi un lieve trauma è solo la causa apparente della frattura del femore, che è invece causata principalmente dalla fragilità ossea, conseguenza dell’osteoporosi.
In Italia circa 3,5 milioni di donne e un milione di uomini sono affetti da fragilità ossea. Tra le donne di età superiore ai 65 anni, ne soffre 1 su 2 e non lo sa. Tutto ciò ha importanti ripercussioni sulla qualità della vita e sulla serenità dei pazienti o dei loro cari, anche perché tra gli anziani le fratture da fragilità ossea sono una delle principali cause di mortalità.
I fattori di rischio
La fragilità ossea annovera tra i suoi principali fattori di rischio l’età avanzata, il sesso femminile, una bassa densità ossea, assunzione di farmaci che danneggiano l’osso (ad esempio, cortisone o alcuni diuretici), la menopausa precoce, dieta povera di calcio e vitamina D, scarsa attività fisica, tabagismo e abuso di alcool, malattie reumatiche o endocrine.
E’ importante arrivare a una diagnosi precoce per contenere il rischio di nuove fratture, individuare i farmaci adeguati e attuare alcuni accorgimenti per evitare cadute che potrebbero portare a nuove fratture come portare scarpe con tacchi bassi e suole antiscivolo, eliminare da casa i tappeti, fare attenzione agli animali domestici. E’ consigliabile un’attività fisica moderata ma regolare, per migliorare la forza muscolare, l’agilità e l’equilibrio e sottoporsi a controlli medici periodici.
L’offerta del Sant’Anna
Nel presidio comasco sono disponibili percorsi di diagnosi e cura attivati dalle Unità Operative di Geriatria, Ortopedia e Traumatologia, in questo caso l’iter è rivolto anche a pazienti che hanno riportato fratture da fragilità ossea, e Malattie Endocrine – Diabetologia per pazienti con problematiche legate al peso corporeo – obesità o sovrappeso – o alla nutrizione.
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