Esternalizzazione del nido, solo due educatrici passeranno alla cooperativa
Delle quattro dipendenti interessate dalla decisione, due resteranno in capo al Comune mentre per le altre è stata modificata la convenzione che garantisce posto e stipendio fino alla pensione
Il percorso che porterà all’esternalizzazione del Servizio Nido del Comune di Castellanza non si ferma ma il sindaco Mirella Cerini annuncia una controproposta alle educatrici dell’asilo nido Soldini per venire incontro alle loro richieste, di cui vi avevamo parlato nei giorni scorsi.
Educatrici del nido sul piede di guerra: “Non vogliamo passare ad una cooperativa”
Nella giornata di oggi, giovedì 18 aprile, si è tenuto un nuovo incontro con i sindacati, durante il quale l’Amministrazione Comunale, tenendo conto delle richieste delle parti coinvolte, ha portato una proposta che aumenta le tutele del personale dipendente attualmente in sevizio presso il Nido Soldini. Le dipendenti interessate sono quattro.
La coordinatrice rimarrà alle dipendenze del comune, in quanto ha formalizzato l’intenzione di chiedere il pensionamento, maturandone i requisiti ad ottobre di quest’anno. E’ stata analizzata la posizione di ciascuna delle tre educatrici, sia in termini di competenze professionali che di anzianità di servizio e l’Amministrazione ha formulato una proposta che le garantisce sia rispetto alla conservazione del posto di lavoro che al livello stipendiale.
Per fare ciò è stata anche modificata la durata della concessione, che nella proposta iniziale prevedeva la durata di sei anni, definendo la possibilità di un rinnovo per altri tre anni, definendo così un periodo di 6 più 3 anni. Tale scelta è legata al fatto che due educatrici nell’arco al massimo dei prossimi 9 anni matureranno i requisiti, secondo le regole attuali, per chiedere il pensionamento. Verrà così garantito il loro posto di lavoro e il livello stipendiale attuale fino al loro pensionamento. La terza educatrice che maturerà i requisiti tra circa 12 anni, non verrà esternalizzata, ma rimarrà alle dipendenze del Comune, sostituendo personale dello stesso livello che ha già presentato domanda di pensionamento.
L’Amministrazione ritiene che questa sia una proposta che offre il massimo delle garanzie alle dipendenti, tenendo conto che la legge, in caso di esternalizzazione, prevede che il personale segua il servizio. Ora però bisognerà attendere di capire se la proposta verrà accettata dalle dipendenti coinvolte e dal sindacato che aveva annunciato una mobilitazione.
Nel frattempo, nella serata di ieri, l’Amministrazione ha incontrato i genitori dei piccoli che frequentano il nido, così come concordato con loro all’avvio del percorso. Ha ascoltato le loro preoccupazioni e raccolto le richieste che saranno fatte confluire nel bando che verrà predisposto per la scelta dell’ente gestore.
«Come sempre – concludono da Palazzo Brambilla -, i cambiamenti, soprattutto se si parla di servizi verso i più piccoli, generano preoccupazioni e malumori, ma quello che si sta definendo è un percorso finalizzato a garantire e migliorare la qualità del servizio nidi castellanzese, assicurando nello stesso tempo la massima tutela delle lavoratrici coinvolte».
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