La rabbia degli albergatori di Case Nuove: “Paghiamo le tasse il Comune porti decoro”
In una nota stampa Federalberghi Varese dà voce al malcontento degli operatori sul territorio ricordando anche il pagamento della tassa di soggiorno
“È una delle località che registra tra i maggiori e più costanti flussi di turisti del territorio. Eppure, a guardarsi intorno, sembra di essere capitati nella periferia di una metropoli sudamericana. È questo il biglietto da visita che il Varesotto offre a chi fa tappa a Malpensa e si ferma a dormire a Case Nuove di Somma Lombardo”.
È un duro attacco quello degli albergatori sulle condizioni della frazione sommese di Case Nuove. In una nota stampa Federalberghi Varese dà voce al malcontento degli operatori sul territorio ricordando anche il pagamento della tassa di soggiorno.
“Non vogliamo essere solo un salvadanaio per l’amministrazione comunale – dice Franco Coppini, titolare del First Hotel -. Chiediamo che a Case Nuove sia finalmente dato il giusto decoro a fronte del versamento della tassa di soggiorno, che dovrebbe avere proprio questo obiettivo”.
Il Comune respinge le critiche su Case Nuove e fa l’elenco di tutti gli interventi fatti
“Il Comune di Somma – spiega ancora Coppini – ha introdotto la tassa di soggiorno da anni. Io e i colleghi albergatori la versiamo con regolarità, avendo tassi di occupazione delle camere attorno al 70%. Il che significa che sono versati parecchi soldi. A questo punto chiediamo che questo denaro, come indica la legge, venga speso per migliorare l’accoglienza di chi alloggia nelle nostre strutture”. La posizione degli albergatori è chiara: non si tratta di contestare la tassa di soggiorno, ma di chiedere che i proventi siano messi a frutto per rendere più accogliente il contesto. “Occorre essere un minimo lungimiranti – dice ancora l’imprenditore – e rispettare chi arriva qui, ma anche chi lavora e ha fatto degli investimenti che creano lavoro”.
A Case Nuove ci sono cinque alberghi, alcuni B&B e diversi parcheggi a servizio di Malpensa. Per Federalberghi Varese si tratta di una situazione che necessita di un intervento anche in vista del sempre maggiore sviluppo dello scalo della Brughiera.
La lista delle cose da fare, spiegano gli albergatori, è lunga ma non impossibile da soddisfare. Si parla di migliorare l’illuminazione, mantenere il verde, costruire marciapiedi, dotare la zona di una adeguata cartellonistica (magari anche in inglese) e garantire sicurezza e sorveglianza.
Il contesto di Case Nuove – nei disegni di 20 anni fa (quando nacque Malpensa 2000) – doveva essere quello di una zona a servizio dello scalo. Dopo la parziale delocalizzazione e l’abbattimento di alcune case, la zona è stata interessata fino allo scorso anno dalla costruzione della ferrovia che collega i due scali. “Ci è stato detto che dopo questo intervento – dice Coppini – si sarebbe provveduto a sistemare strade e illuminazione, ma così non è avvenuto”. La proposta degli albergatori? Mettere finalmente mano a quegli interventi che non sono più rinviabili e guardare magari alla realizzazione di collegamenti leggeri ed ecosostenibili che possano dare un volto differente a quest’area, rendendola un biglietto da visita degno del nostro territorio.
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