Martedì il verdetto su Archie. Legabasket esclude Torino dal prossimo campionato
Attesa la risonanza per valutare le condizioni dell'ala della Openjobmetis. L'assemblea delle società "silura" l'Auxilium per il caso Gerasimenko, ma i piemontesi porteranno a termine il campionato. A meno di un intervento federale

Le condizioni di Dominique Archie tengono in apprensione i tifosi della Openjobmetis che, dopo la vittoria sofferta ma meritata con Pesaro, continuano a sperare in una qualificazione ai playoff della squadra biancorossa.
Il verdetto sull’entità dell’infortunio occorso all’ala americana sarà diramato probabilmente nel pomeriggio di martedì, dopo che verrà effettuata una risonanza magnetica all’articolazione del 31enne nativo della Georgia. Il quadro attuale è lo stesso che era stato delineato nell’immediato dopo-gara: pare che il guaio sia di natura muscolare, quindi differente rispetto a quanto avvenuto nel match con Venezia.
La cautela però è d’obbligo e lo staff medico varesino attende un esame più approfondito (ad anca e coscia) prima di pronunciarsi su terapia e tempi di recupero. Ovvio che la presenza di Archie per le ultime due partite è fondamentale: la Openjobmetis dovrà prima giocare (domenica 5) contro la pericolante Pistoia di Paolo Moretti e poi andrà a Bologna (domenica 12) per giocarsi le ultime carte playoff, tenendo però sempre gli occhi sugli altri campi.
LEGABASKET METTE “FUORILEGGE” TORINO
Da Bologna intanto arriva una notizia di primissimo piano per quanto riguarda la politica cestistica: l’assemblea delle società di Legabasket ha decretato l’esclusione dalla LBA dell’Auxilium Torino per condotta incompatibile con la permanenza nell’organismo che organizza il massimo campionato. «Il nuovo statuto comprende un codice etico che, secondo l’assemblea dei club, è stato violato» spiega il dg di Varese, Andrea Conti, che ha partecipato ai lavori di Bologna. «Tutti i club hanno votato a favore dell’esclusione, a parte Torino e Cantù che si è astenuta in quanto parte in causa: si è voluto dare un segnale forte riguardo all’ammissibilità delle squadre alla Serie A».
Torino paga il sostegno monetario ricevuto nei giorni scorsi da parte di Dimitry Gerasimenko, l’ex proprietario di Cantù che ha lasciato in braghe di tela la società brianzola salvo rientrare a sorpresa come sostenitore forte dell’Auxilium. «Nell’assumere la loro decisione – si legge nel comunicato della LBA – i club hanno valutato la rilevanza, ai fini associativi, del fatto secondo cui un soggetto non può subentrare nella compagine sociale di un club senza tenere conto della situazione di indebitamento dallo stesso causata, nella stessa stagione sportiva, nei confronti di un’ altra associata».
La “sentenza” (virgolette d’obbligo, ma così ci si intende) potrà essere ritirata se Torino dovesse fare un passo indietro e comunque avrà ripercussioni nella prossima stagione sportiva: per il momento quindi la Fiat resterà in classifica e parteciperà regolarmente alle ultime due giornate del torneo (salvo che non sia l’Auxilium stessa a non presentarsi, ipotesi comunque remota). A meno che sulla vicenda non intervenga direttamente la Federbasket a rendere ancora più dura la decisione della Lega.
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