In provincia di Varese un contribuente su tre è pensionato
Il “datore di lavoro” del 37,2% dei contribuenti è l’Inps. Un fenomeno che ha un’incidenza maggiore nella fascia prealpina e che diventa maggiormente preoccupante sulla sponda del lago Maggiore
In provincia di Varese un contribuente su tre è pensionato. Più nello specifico, il “datore di lavoro” del 37,2% dei contribuenti varesini è l’Inps.
Un fenomeno che ha un’incidenza maggiore nella fascia prealpina. E che diventa maggiormente preoccupante sulla sponda del lago Maggiore.
Intanto, l’origine dei dati. Si tratta dei numeri relativi alle dichiarazioni Irpef presentate nel 2018, relative cioè ai redditi maturati nel corso dell’anno precedente, rilasciati in formato open dal ministero dell’Economia. Utilizzando questi numeri, Varesenews ha calcolato la percentuale di contribuenti pensionati.
Sulla mappa, i comuni rappresentati in arancione sono quelli nei quali la percentuale di pensionati sul totale dei contribuenti è maggiore rispetto alla media. Quelli in azzurro, invece, sono quelli in cui il valore è inferiore a quello provinciale.
La mappa mostra un percorso che va da Osmate a Curiglia con Monteviasco. Il primo è il comune nel quale c’è la percentuale minore di “dipendenti” dell’Inps: appena il 24,6%. Il secondo, invece, è quello con il dato più alto. Qui, infatti, il 54,6% di chi ha percepito un reddito nel 2017 lo ha fatto grazie a una pensione.
Nel capoluogo questa percentuale è pari al 39,5, ovvero leggermente superiore alla media. Stesso discorso per Saronno, dove si attesta al 37,8%. Appena sotto il dato provinciale quello di Busto Arsizio (36,8%), mentre tra i principali centri del Varesotto è Gallarate quello con la percentuale inferiore di pensionati, che nei Due Galli rappresentano il 34,8% dei contribuenti.
Osservando il quadro generale, il dato che emerge è appunto quello di una provincia spaccata in due. Con un sud più dinamico, nel senso che ha una percentuale minore di pensionati. Ed un nord invece più statico, dove la quota di chi ha un reddito perché lavora si riduce. Con il dubbio irrisolto di quanto questo dipenda da un effettivo invecchiamento della popolazione di questi territori e quanto invece dal fatto che in questa parte della provincia vivono molti frontalieri. I cui redditi, dichiarati in Svizzera, sono esclusi dai conteggi del Mef.
Per cercare di approfondire l’analisi, Varesenews ha quindi incrociato questi dati con quelli dell’Istat relativi alla popolazione residente. In particolare, è stata calcolata l’incidenza della popolazione under 18 rispetto a quella over 65. A livello provinciale, nel nostro territorio vivono 0,74 giovani per ogni anziano. Unendo i dati relativi al reddito con quelli demografici, si ottiene questa mappa:
Qui i territori con una maggiore dinamicità sono quelli rappresentati in blu scuro. Sono cioè, come si vede dalla legenda, quei comuni che hanno una percentuale di contribuenti pensionati inferiore alla media. E, al contrario, un rapporto tra under 18 ed over 65 superiore. Molti di questi comuni si concentrano intorno a Gallarate e nel saronnese, oltre che nelle vicinanze di Malpensa. Ma anche a nord del capoluogo, tra la Valcuvia e la Valganna.
Al contrario, le zone dipinte di arancione scuro rappresentano territori più statici. Dove cioè la percentuale di pensionati è più alta e la quota di giovani rispetto agli anziani più bassa. Tra questi rientrano sia la città di Varese che Saronno. E anche molti dei comuni che si affacciano sulla cosiddetta sponda magra del Verbano.
Non ci sono, invece, i comuni che confinano con la Svizzera, colorati di azzurro chiaro. Terre di frontiera e di frontalieri, appunto, che uniscono percentuali di pensionati più alte a rapporti tra giovani e anziani superiori alla media. La quota di persone che ricevono un assegno dall’Inps è più elevata proprio perché molti lavorano nella Confederazione elvetica e lì dichiarano i redditi maturati. E sono ovviamente genitori di quegli under 18, il cui rapporto rispetto agli over 65 è in questi territori superiore alla media.
Valga, per tutti, il caso di Marchirolo. Dove i pensionati sono il 37,4% dei contribuenti, appena due decimi in più rispetto alla media, e vivono 0,96 giovani ogni anziano. Un quadro molto diverso da quello di Varese. Dove è vero che i pensionati, come detto, sono 2,3 punti percentuali in più rispetto alla media. Ma ci sono solo 0,6 under 18 per ogni over 65.
IL COMMENTO
“Più il territorio è connesso più attrae i giovani”
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