Una tazza di tè e un premio per giovani artisti, riparte la stagione del Midec
Inaugurate la mostra "È sempre l'ora del tè" e il focus di Samuele Bonomi che saranno visibili fino al 26 maggio. Ielmini: "Esposizioni di lustro e pensiamo già al 2021
Due mostre per dare il via alla nuova stagione del Midec, il Museo del design di ceramico. Nella giornata di ieri, domenica 31 marzo, il cortile di Palazzo Perabò ha ospitato la presentazione ufficiale delle due esposizioni che accompagneranno i visitatori nei prossimi mesi (fino al 26 maggio).
La direttrice artistica del museo, Lorenza Boisi, insieme agli Amici della Midec e al Sindaco Ercole Ielmini hanno infatti presentato le mostre “È sempre l’ora del tè” e il focus di Samuele Bonomi. Due esposizioni che hanno come filo conduttore quello della ceramica, così come vuole la tradizione del luogo, ma che portano nuove e diverse esperienze.
La prima vuole essere un’indagine sulla cultura del tè, nelle sue diverse accezioni culturali e significati socio-rituali e raccoglie una selezione di opere ceramiche di cinque autori contemporanei: Roberto Castellano, Luciana Grazia Menegazzi-M’I Lumina, Alice Reina – Biancodichina, Manifattura Sottosasso di Marco Malavolti e Lorella Morgantini ed Angelo Zilio. «Presenta, in maniera trasversale, pezzi di ricerca sulla tematica del servizio del tè nella pratica ceramistica italiana in un ventaglio di opportunità di indagine sul media ceramistico e sulle declinazioni liriche che può assumere – spiega la curatrice Lorenza Boisi -. La seconda mostra invece, quella di Samuele Bonomi, presenta un focus sul lavoro dell’artista dando inizio a quelli che vogliono essere dei concentrati sull’operato di artisti emergenti italiani e stranieri».
Diverso il pubblico presente durante la mattinata al museo che si affaccia sul Lago Maggiore. In molti, artisti e cittadini, hanno voluto visitare le due esposizioni, allestite nelle sale dell’antico palazzo che negli anni ha avuto diversi trascorsi, fino a diventare luogo espositivo nel 1971.
«È un museo che porta e conserva la testimonianza della produzione ceramistica locale – racconta Lorenza Boisi, guardando anche al futuro -. Il Midec è un luogo che deve ritrovare la sua estrazione di filiera, strettamente ceramista ma, al tempo stesso, rimanere luogo aperto alle sperimentazioni del presente e a formazioni di carattere didattico. Vorremmo incentivare delle formazioni brevi sulle tematiche della ceramica, dedicate ad adulti e bambini e a conferenze tematiche. Inoltre, il Midec ha lanciato il Premio Design Midec e vuole essere un momento per raccogliere il presente, alla luce di un passato che noi tutti amiamo e condividiamo».
All’inaugurazione anche il Sindaco Ercole Ielmini che spiega: «Sono due mostre significative che meritano di essere viste e che danno lustro al nostro museo. L’apertura di stagione è stata affidata all’Associazione Amici del Midec che per un biennio ne gestirà l’attività quotidiana e artisticaa. Questo consentirà di arrivare al 2021 con il cinquantesimo anniversario di apertura del museo che sarà un evento straordinario».
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