Alfa Srl azzera i vertici, Bova amministratore unico fino alla nuova assemblea dei soci
Ad una settimana dal blitz degli inquirenti si è riunito il Consiglio di Amministrazione che ha preso atto delle dimissioni del consigliere Marcello Pedroni e della remissione di tutte le deleghe da parte dell'Ad Saverio Bratta
L’inchiesta sulle tangenti che ha travolto i vertici di Forza Italia in provincia di Varese ha coinvolto pesantemente anche i vertici di alcune delle società pubbliche partecipate.
Ieri, ad una settimana dal blitz degli inquirenti, si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Alfa Srl, che ha preso atto, accettandole, delle dimissioni, pervenute a mezzo raccomandata, del consigliere Marcello Pedroni, e della remissione di tutte le deleghe da parte dell’Amministratore Delegato Saverio Bratta, entrambi entrati nell’inchiesta della magistratura.
Il CdA ha contestualmente stabilito di riassegnare la medesima carica al Vicepresidente, Beatrice Bova, che insieme agli altri componenti del Consiglio di Amministrazione garantirà la regolare operatività della società fino all’Assemblea dei Soci che, nella sua autonomia, sarà chiamata a ridefinire l’assetto di governance societaria.
“Priorità per l’azienda – spiega Alfa Srl in un comunicato – in questa fase è innanzitutto garantire la continuità e la piena efficienza del servizio pubblico che Alfa Srl, società provinciale di gestione del servizio idrico integrato, fornisce quotidianamente ad oltre 480mila cittadini di 56 Comuni del territorio della Provincia di Varese. Grazie alla professionalità, alla dedizione e allo spirito aziendale del personale di Alfa Srl, che dimostrando grande senso di responsabilità e spirito di servizio, sta assicurando l’operatività di tutte le attività, l’azienda sta lavorando regolarmente e continuerà a farlo senza alcuna ripercussione sull’utenza. Giovedì mattina anche i membri del CdA saranno presenti all’assemblea generale dei lavoratori, con il preciso scopo di ribadire la volontà di dare continuità all’operato dell’azienda e di confermare che tutti gli sfidanti obiettivi aziendali che il CdA si è posto continuano ad essere validi e da perseguire, a partire dalla chiusura delle operazioni con le società ecologiche, che rappresentano una priorità per poter procedere con gli interventi di efficientamento dei depuratori consortili, fino al piano industriale e al piano di aggregazione dei Comuni”.
L’azienda spiega di essere a disposizione degli inquirenti per ogni ulteriore accertamento: “pur rimarcando che allo stato attuale non risultano evidenze, degne di nota, che la Società abbia intercorso rapporti con le principali aziende comparse nei resoconti della stampa sull’ordinanza dell’inchiesta della Procura di Milano e impropriamente accostate ad Alfa Srl. Alfa Srl è un patrimonio dei cittadini e del territorio e ha il compito di proseguire in modo spedito nella sua missione di arrivare a gestire il servizio idrico integrato di tutti i Comuni dell’Ambito territoriale ottimale della Provincia di Varese”.
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