Apre a Varese una scuola di teatro contemporaneo
Paola Manfredi di Teatro Periferico e Stefano Beghi di Karakorum hanno presentato la nuova attività. La Scuola di teatro contemporaneo inizierà il 20 settembre
Apre a Varese una scuola di teatro contemporaneo. Un progetto ambizioso che propone «corsi di alta formazione operatori artistico-culturali» che, partendo da una buona base di recitazione, sappiano poi muoversi con autonomia su tutti i complicati piani della macchina dello spettacolo, mescolando diverse competenze. Una nuova figura professionale, insomma, molto richiesta dal mercato. Così l’hanno presentata all’open day del 9 maggio Paola Manfredi di Teatro Periferico e Stefano Beghi di Karakorum, le due compagnie che hanno sede rispettivamente al Teatro Comunale di Cassano Valcuvia e allo Spazio Yak di Varese (ex Piramide di piazza De Salvo 6) e che già collaborano per la stagione Latitudini.
Paola Manfredi cita Eugenio Barba: «Non è un altro teatro che nasce. Altre situazioni cominciano a essere chiamate teatro». E poi spiega: «Io penso che negli ultimi anni ci sia stata una crescente diffusione di pratiche artistiche e teatrali (nelle scuole, nelle strutture sanitarie, nei quartieri, nelle aziende, nei musei…) che vedono gli artisti non più come meri produttori di opere d’arte, ma anche come produttori di situazioni. L’opera in questi casi è un progetto, il pubblico da spettatore diventa protagonista. Questo cambiamento porta una domanda sempre crescente di nuove professionalità da spendere in contesti pubblici e privati. Si apre quindi il problema di formare inedite figure professionali con competenze nuove. La nostra scuola si propone di rispondere a questa domanda. Intende formare una nuova figura: il mediatore artistico e culturale, cioè un artista che sia facilitatore di progetti artistici partecipati. Questo percorso presuppone una conoscenza dei principi del sapere teatrale e il possesso di competenze artistico-teatrali».
Il progetto, sostenuto da Fondazione Cariplo, ha due anime principali che si sviluppano in due anni e, a latere, anche un corso propedeutico per attori di un solo anno. Delle due anime, una è dedicata a teatro ed educazione e si concentra su operatori destinati a lavorare nelle scuole sapendo organizzare, dipingere, cantare, fare promozione, e così via. L’altra anima punta al cosiddetto community building, ovvero a costruire un’identità comunitaria, facendo del teatro il luogo primario in cui le diverse parti di una società possono incontrarsi. Entrambe hanno in sé l’ideologia forte di «un teatro strettamente connesso alla società, volto alla realizzazione di spettacoli, ma anche di performance, di progetti per la partecipazione dei cittadini, di interventi urbani, nel paesaggio, nel sociale, negli ambiti educativi».
Tra i docenti che non appartengono alle due compagnie organizzatrici: Oskar Boldre, Fabrizio Fiaschini, Marcello Chiarenza, Gigi Gherzi, Antonio Catalano, Ennio Ripamonti, Michele Losi, Alessandra Amicarelli. La Scuola di teatro contemporaneo inizierà il 20 settembre con sede soprattutto allo Spazio Yak, ma qualche lezione anche a Cassano Valcuvia; info e iscrizioni 334.1185848, info@scuolateatrocontemporaneo.it, www.scuolateatrocontemporaneo.it.
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