Caja: “La difesa non ci lascia mai a terra. E nella ripresa sono arrivati i canestri”
Il tecnico della Openjobmetis felice della vittoria su Pistoia e dell'atteggiamento dei suoi giocatori. Moretti sconsolato: "Per 15' bene in difesa, ma dopo l'intervallo è arrivato un crollo emotivo"
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Attilio Caja si sofferma il giusto davanti al televisore della “Sala Gualco” che snocciola in tempo reale i risultati e la classifica della Serie A a 40′ dalla fine, ben sapendo che l’unico modo certo per andare ai playoff sarà quello di battere Bologna al PalaDozza. Una Virtus che giusto oggi, in Belgio, ha vinto un po’ a sorpresa la Champions League. Poco distante da Caja i colleghi toscani, sconsolati, descrivono il giusto quando parlano di una Oriora incapace anche solo di dare una sferzata alla partita che li condanna (teoricamente) alla Serie A2.
CAJA 1
«Sono naturalmente molto felice di quello che abbiamo fatto. All’inizio abbiamo faticato in attacco e allora ci siamo affidati alla difesa e, lo sappiamo, quella non ci lascia mai a terra. Con la difesa abbiamo preso margine e poi ci siamo sciolti anche sul fronte offensivo tanto da fare 58 punti nella ripresa, terminando con sei uomini in doppia cifra e uno (Cain ndr) a 9 punti. La nostra è stata un’ultima partita in casa di grande livello, dominata in tante parti del campo. Siamo stati penalizzati dai falli, loro hanno tirato 40 tiri liberi, a noi non è stato concesso niente».
La Openjobmetis stronca Pistoia e resta in corsa per i playoff
CAJA 2
«Abbiamo un po’ accusato la settimana della semifinale, unico momento della stagione in cui obiettivamente il discorso stanchezza si è fatto sentire. E ci siamo trascinati questa situazione anche nella scorsa settimana. Però negli ultimi giorni la squadra ha effettuato una bella serie di allenamenti, lo avevo detto anche in sede di presentazione. Sottolineo l’ottima risposta da parte di Moore che è stato autore di una partita eccellente, ma tanti hanno fatto bene. Ho visto un gran contributo della panchina: Salumu è stato bravo a rimpiazzare Avramovic, Iannuzzi è risultato attento in difesa, Natali utile al posto di Scrubb. Tutto ciò mi fa piacere. Adesso avanti alla prossima».
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MORETTI 1
«Avevamo due idee in vista di questa partita, una per l’attacco e una per la difesa. In attacco volevamo gestire la loro pressione, per la difesa volevamo interrompere il ritmo e infastidire Varese sulla sua capacità di muovere il pallone. Solo a tratti siamo riusciti a farlo: li abbiamo messi abbastanza in difficoltà nei primi 15′, ma il nostro attacco ha mosso poco la palla, ci siamo intestarditi a palleggiare e questo non ci ha dato la possibilità di procurarci buoni tiri contro una difesa come quella della Openjobmetis. Verso l’intervallo la partita si è aperta dal punto di vista emotivo: finire sotto di 13 alla pausa lunga è stato frustrante. Chiaro che poi quando vai così sotto a rimbalzo diventa tutto più complicato. Vedremo cosa succede al di fuori del campo, ora ci riposiamo due giorni e poi proviamo a onorare l’ultima giornata».
MORETTI 2
«La mia scelta di tornare a Pistoia è stata più di istinto che di testa dopo otto mesi difficili trascorsi a Siena. La mia parte di stagione si è decisa nella partita casalinga con Torino quando si respirava un’aria positiva. Ma quella sconfitta è stata determinante. Non sono pentito di aver provato a salvare Pistoia, ma pensavo di incidere un po’ di più, avevo la presunzione di riuscire a migliorare qualcosa anche se sapevamo tutti che non avremmo avuto più possibilità sul mercato».
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