Gherardo Colombo: “Le regole sono la fonte delle libertà”
Il celebre magistrato ha parlato del rapporto tra persone e regole all'interno del Festival dell'Educazione: "Abbiamo la strada idea che le regole limitino la nostra libertà quando invece è vero il contrario"
Parte dai bambini, da quando si inventano giochi da fare insieme. Gherardo Colombo, il celebre magistrato ora presidente di UE.COOP e fondatore dell’Associazione “Sulleregole”, inizia proprio dai più piccoli il suo intervento al Festival dell’educazione per ribadire come «il principio di base delle regole è quello che le decidono quelli a cui devono applicarsi». Una cosa che «i bambini fanno sempre» e in questo senso «il ruolo dell’adulto deve essere quello di aiutare l’adolescente a crescere, cioè a diventare indipendente».
Un processo che per funzionare deve «far capire che le regole sono parte di noi e del nostro vivere insieme e che non sono qualcosa dettato dall’alto» ma in tutto questo si rischia di cadere nell’ipocrisia. «Pensate -esorta Gherardo Colombo- quando diciamo ad un bambino di non usare il cellulare a tavola e poi lo facciamo noi: in quei casi finiamo semplicemente con l’insegnargli l’ipocrisia». A questo poi si aggiunge il tema della punizione se la regola viene violata e qui Colombo attinge alla sua lunga esperienza di uomo dello Stato.
«In Italia il 70% delle persone che è stato in carcere ci ritorna -dice- mentre il tasso di recidiva per chi ha avuto un passaggio in prova con i servizi sociali è del 20%: Questa è la prova di come un sistema di semplice punizione non funziona». Secondo Colombo quindi il sistema migliore è quello della rieducazione. «Devi far capire a chi è stato aggressivo a non esserlo più, devi farlo riappacificare con il resto del mondo. Oggi chi esce dal carcere ha solo voglia di fargliela pagare al mondo. Il percorso di riparazione deve consistere quindi in un iter per far incontrare la vittima che deve essere riparata per il male sofferto e il responsabile che deve rendersi conto del male che ha fatto male. Solo quando ci si rende conto del male è difficile che si continui a farlo, è questo il difficile da fare».
«Certo è che insegnare questa cosa ad un adulto è molto più difficile, noi abbiamo la strada idea che le regole servono solo per limitare la nostra libertà quando invece sono proprio le regole la fonte della libertà -conclude Colombo-. Pensate ai diritti delle donne: solo quando le regole sono cambiate le donne sono diventate come i maschi. Pensate agli stranieri, ai non cattolici eccetera: solo quando la nostra Costituzione ha detto che ognuno è come gli altri sono diventati liberi».
Quello con Gherardo Colombo è stato solo il primo appuntamento di una lunga serie per il festival organizzato da LaBanda Cooperativa Sociale. Tutto il programma della manifestazione lo potete consultare cliccando qui.
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