Guttuso e Varese, un legame profondo
Dallo studio di Velate alle opposizioni per i colori de "La fuga in Egitto". Il rapporto tra la città e l'artista a poche ore dall'apertura del percorso espositivo a Villa Mirabello

Avere una grande mostra in città fa bene alla città. Anche perché è un’esposizione che affonda le sue radici in Varese, che racconta di un legame profondo tra l’artista e la città, un legame che sembrava un poco dimenticato e che ora trova una nuova occasione di racconto.
Guttuso non solo ha realizzato nello studio di Velate alcune tra le sue opere più significative, ma ha anche lasciato a Varese un segno forte della sua presenza, con l’intervento in acrilico alla terza cappella del viale del Rosario di Sacro Monte, in cui ha raffigurato una Fuga in Egitto, in sostituzione di quella ormai perduta del Nuvolone ed in continuità con il tema della terza cappella che è quello della Natività.
Nel 1983, anno della realizzazione dell’opera sacromontina, e negli anni successivi, la Fuga in Egitto tenne viva la discussione anche tra i cittadini, divisi strenui ammiratori e altrettanto forti oppositori di quei colori così accentuati, quelle immagini così vive che caratterizzano la mano di Guttuso nel panorama di Sacro Monte.
Oggi i musei del Sacro Monte conservano anche le fasi preparatorie del lavoro alla terza cappella, che sono interessante documento del lavoro e dei ripensamenti dell’artista, insieme ad altre sue opere esposte sia al centro espositivo monsignor Macchi alla Prima Cappella, sia al Museo Baroffio nel borgo antico di Santa Maria del Monte
II percorso espositivo che apre in questi giorni a Villa Mirabello dedicato all’opera di Renato Guttuso è una delle molteplici occasioni che si offrono a Varese per conoscere e discutere del suo patrimonio culturale e della sua storia artistica contemporanea: positiva la scelta di creare un biglietto unico con la mostra di Villa Panza, e trovo significativo anche l’allestimento a Villa Mirabello, luogo che racconta la storia più antica di Varese in quanto sede del museo archeologico.
Dal passato remoto alla contemporaneità è certamente un bene avere la possibilità di curiosare, scoprire, interrogarsi sulle fasi storiche e i momenti artistici che hanno reso Varese e il nostro territorio quello che è oggi.
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