Essere infermiere: il racconto diventa arte
Grande partecipazione al primo concorso promosso dall'Ordine professionale degli infermieri. La premiazione delle opere si è svolta domenica 19 maggio al Salotto

Il primo concorso artistico “Essere Infermiere”, organizzato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Varese (OPI) e intitolato alla collega e amica Irene Metra, si è svolto al “Salotto” di Varese domenica 19 maggio e ha riscosso molto successo e partecipazione.
Sono state presentate da singoli infermieri o da gruppi sette opere inedite di vario genere.
La “Giuria esaminatrice” era composta dal Presidente OPI Varese Aurelio Filippini, dal Direttore DAPPS della ASST Sette Laghi dottoressa Rita Patrizia Tomasin, dal Direttore SITRA della ASST Valle Olona dottoressa Vittoria Frontuto, dai Coordinatori dei corso di Laurea in scienze infermieristiche dottoressa Cecilia Sironi e dottoressa Elisabetta Balestreri, dalla dott.ssa Stefania Allegrati, esperta di arte e dal figlio di Irene Metra, Martino Perrella.
La prima classificata è Lucia Talamona con l’opera “Esserci”, che ha rappresentato il professionista infermiere attraverso un quadro, dove le mani realizzate in gesso sono tridimensionali, a rappresentare l’importanza che assumono durante la relazione di cura: mani che accarezzano, che stringono altre mani…
Seconda classificata Manuela Durante, con il testo “Nelle tue mani”. La toccante produzione scritta esorta i colleghi a vivere in maniera diversa il proprio lavoro ogni giorno. Chi altro dovrebbe fare un’opera d’arte se non toccare il cuore, emozionare ed avere degli effetti sulla vita quotidiana?
Terza classificata Elisa Talamona con il quadro “Burnout”, rielaborazione di un’opera grafica di Dalì. L’enorme occhio rappresentato equivale allo sguardo continuo e accurato dell’infermiere, presente giorno a notte accanto ai pazienti. Stare in continuo contatto con la malattia può diventare non semplice, ma la scelta fatta di prendersi cura delle persone va portata avanti, tutti i giorni…
Quarti classificati, a pari merito:
Nurse Dance: gruppo musicale per la creatività nella stesura e negli arrangiamenti del brano “No, non è una vocazione”.
Infermieri del Gonzaga di Gorla Minore: per gli infiniti spunti, l’immediatezza di concetti non semplici, la visione della professione, con la loro opera “Essere Infermieri”.
Simone Marrapodi: per la capacità di esprimere una personale visione della professione, con la poesia “Che sia un Infermiere”.
Le Infermiere della Pediatria di Cittiglio: per la simpatia e la concreta spendibilità della canzone “Tutti insieme ci laviamo le mani”.
«L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Varese – ha commentato il presidente Aurelio Filippini – è orgoglioso di come i colleghi hanno descritto e valorizzato la professione. Nonostante stiano vivendo momenti di grande fatica lavorativa, gli infermieri hanno dimostrato una incredibile passione per la Professione. Grazie a nome dell’intero Consiglio direttivo e dei Revisori dei Conti, a nome di tutta la professione!»
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