“La Lega non è esente da responsabilità: azzeriamo i consigli delle aziende partecipate”

Il senatore varesino del Partito Democratico Alessandro Alfieri alza il livello dell’allarme dopo l’esplosione dell’indagine che ha coinvolto i vertici di Forza Italia in provincia di Varese

alessandro alfieri

«Ciò che emerge dall’ordinanza è inquietante e allarmante: un sistema di potere radicato e ramificato fatto di imprenditori e una parte malata della politica senza scrupoli. Un sistema dove si decidevano al bar le sorti di singole carriere che poi venivano trasferite o imposte ai tavoli politici e nelle aziende pubbliche».

Il senatore varesino del Partito democratico Alessandro Alfieri alza il livello dell’allarme dopo l’esplosione dell’indagine che ha coinvolto i vertici di Forza Italia in provincia di Varese: «su responsabilità personali e penali si esprimerà la magistratura – dice l’esponente Dem – ma un giudizio politico va dato: questo era un sistema andato molto in profondità, Forza Italia ne esce colpita ma non crediamo alla favoletta sulla verginità della Lega. Non parlo di questioni penali ma di una responsabilità politica chiara: in questo territorio Lega e Forza Italia vanno a braccetto da tanti anni e Forza Italia senza la Lega non avrebbe avuto i numeri per vincere in tante realtà amministrative e dunque in aziende pubbliche».

La richiesta: “azzerare i consigli delle aziende pubbliche”

Di fronte a quello che sta emergendo dalle carte giudiziarie Alfieri chiede un segnale netto da parte di tutte le forze politiche: «tutti noi siamo obbligati ad alzare la guardia e dare una risposta netta. Per questo chiedo che vengano azzerati i consigli di amministrazione delle partecipate coinvolte nell’inchiesta e raggiunte da questo sistema di potere malato».

Le responsabilità della Lega

«È la magistratura a vagliare la posizione penale delle persone ma politicamente c’è un fatto che la Lega non può nascondere – denuncia il senatore -. Non si possono tirare fuori dalle responsabilità perché sono alleati da sempre. Lo dico pensando al sindaco di Gallarate Andrea Cassani che si erge ad eroe ma ha vinto e governa con Forza Italia. E le nomine nelle partecipate chi le ha fatte? Ripeto, non parlo di questioni penali ma politiche. Anche il Governatore Fontana, che mi auguro possa respingere tutti gli addebiti, anche a Varese ha sempre amministrato con Forza Italia. Serve autocritica e non che si scarichino le responsabilità».

I tavoli politici condivisi

«Sui tavoli politici condivisi tra le forze politiche, e ai quali partecipa quindi anche il Partito Democratico, voglio essere molto chiaro – spiega -: un conto sono gli incontri istituzionali nei quali i partiti e gli amministratori si confrontano e prendono decisioni con grande trasparenza, tutt’altro è il quadro che sta venendo fuori e nel quale noi non ci siamo mai stati. Un quadro dove in un bar si decidono le mosse di un sistema di potere così pervasivo. Devo ammettere che la cosa che ci ha più stupito è la pervasività di questa occupazione sistematica di tutti i posti di potere. Noi sapevamo che qualcosa non andava ma naturalmente non abbiamo gli strumenti, come li ha la magistratura, per conoscere davvero quello che accadeva. È impressionante».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Maggio 2019
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