Nasce la rete per anziani e bisognosi: Passaparola si unisce ad Aqua ed Esserci
L’associazione Passaparola di Busto si incontra con altre realtà come “Aqua” ed “Esserci” per lanciare il nuovo progetto finalizzato a creare una rete che garantisce assistenza domiciliare ad anziani ed indigenti
Con un grande Passaparola “Aqua” ed “Esserci” si uniscono per aiutare anziani e bisognosi. L’associazione Passaparola di Busto si incontra con altre realtà come “Aqua” ed “Esserci” per lanciare il nuovo progetto finalizzato a creare una rete che garantisce assistenza domiciliare ad anziani ed indigenti.
È stato presentato nella serata di venerdì 17 maggio, in Comunità Giovanile (Busto Arsizio, vicolo Carpi 5) il nuovo progetto nato dall’unione di tre realtà che ogni giorno lavorano per il sociale e nel sociale. Si tratta dell’unione di Passaparola, l’associazione bustocca in aiuto delle persone in difficoltà economica e non solo, ad A.Qu.A. srl per l’assistenza domiciliare e ad Esserci, cooperativa sociale che tramite medici di base offre assistenza medica h24.
Ha aperto l’incontro, Luca Folegani, referente di Passaparola, sottolineando subito l’importanza di queste tre realtà attive nell’ambito della società e ringraziando l’avvocato Laura Vitali e Nicola D’Aquaro in rappresentanza di A.Qu.A. e Stefania Maffei in rappresentanza della cooperativa sociale Esserci: “Passaparola, che da sempre aiuta anziani e persone indigenti, ha pensato di allargare il suo aiuto nella società unendosi ad A.Qu.A., che si occupa di assistenza domiciliare ed ad Esserci per l’assistenza medica necessaria, aiutando sempre più il cittadino, ma andando anche a sgravare le casse del comune”.
Il progetto tocca aeree che riguardano gli anziani, la disabilità e delicate situazioni economiche: “Si tratta di tre realtà che danno un grandissimo contributo alla città. – Commenta l’assessore all’inclusione sociale, Miriam Arabini – Si tratta di una piccola rete, Passaparola, che è stata capace di andare incontro ad altre realtà per i cittadini bisognosi. Un servizio di questo tipo sul territorio è di primaria importanza per l’intera comunità perché solo dando il bene facciamo del bene anche a noi stessi”. Inoltre assicura che l’assessorato si sta muovendo affinché ci sia un luogo accogliente a disposizione dei cittadini.
Nicola D’Aquaro, presidente di Esserci, la cooperativa sociale attiva in Lombardia dal 2014, precisa che nell’assistenza devono essere tenute presenti tutte quelle necessità che un paziente ha bisogno nella quotidianità, non solo inerenti alla malattia: “Teniamo ad aiutare non solo il paziente, ma anche la sua famiglia in quanto i bisogni quotidiani sono davvero tantissimi e per questo A.Qu.A., fondata 15 anni fa, lavora con ADI, per un’assistenza gratuita in aiuto soprattutto alla famiglia del paziente”.
A Nicola, si è unita in questo progetto l’avvocato Laura Vitali, che nella sua professione ha avuto modo di constatare la presenza di molteplici problemi oltre alle difficoltà di gestione che i clienti le chiedevano di risolvere: “Sul lavoro i miei clienti sono soprattutto anziani e dietro alle loro richieste, col tempo, ho scoperto molteplici difficoltà e sfaccettature più radicate a cui non sapevo dare una risposta. – Spiega l’avvocato Vitali – Per questo ho ritenuto opportuno e necessario ampliare le mie conoscenze interessandomi delle difficoltà e necessità degli anziani più da vicino”. Inoltre in sede (Via Tettamanti 3) è attivo il counseling, ovvero un servizio gratuito di consulenza e assistenza al paziente attraverso delle figure “tutor”.
Stefania Mattei della cooperativa Esserci, ha invece spiegato in cosa consiste l’assistenza che loro medici forniscono nel quotidiano alle persone bisognose, rimarcando l’importanza della presenza e vicinanza alle persone informandole dei servizi che possono essere offerti.
Ha concluso la presentazione del progetto, il presidente di Passaparola, Devis Martinello: “Fondamentale è la sinergia tra le associazioni, che sono complementari l’una con l’altra per dare un servizio il più completo possibile ai nostri concittadini, disabili, anziani e bisognosi di attenzioni”. È seguito un apericena a buffet offerto, sempre con l’idea ben chiara di comunità.
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