Whirlpool chiude a Napoli e manda a casa 420 lavoratori, scatta lo sciopero nazionale

Fiom, Fim e Uilm hanno decretato immediatamente lo sciopero per l'intera giornata di oggi su tutti i turni. Rsu di Cassinetta: «Scelta inaccettabile che dimostra anche l'inaffidabilità di questa azienda»

Sciopero Whirlpool

Non appena è arrivata la notizia da Roma della chiusura della fabbrica Whirlpool di Napoli e  il licenziamento di 420 lavoratori, i sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm hanno decretato lo sciopero in tutte le fabbriche della multinazionale americana per l’intera giornata di oggi. A Napoli Whirlpool produce lavatrici a carica frontale, top di gamma per mercati Emea ed extra-UE.

Immediata la reazione nello stabilimento di Cassinetta di Biandronno. La rsu rappresentata da Chiara Cola (Uilm), Tiziano Franceschetti (Fim Cisl dei Laghi) e Matteo Berardi (Fiom Cgil), presente al coordinamento nazionale di Roma, ha mobilitato immediatamente i lavoratori e commentato molto duramente la decisione dei vertici della multinazionale. «Questa scelta da parte di Whirlpool è inaccettabile e dimostra anche l’inaffidabilità di questa azienda, visto che il piano industriale è stato siglato circa sei mesi fa in sede ministeriale con il governo». Pertanto la rsu di Cassinetta ha dichiarato lo stato di agitazione da subito con uno sciopero a cui seguiranno assemblee informative a partire da settimana prossima.

Al ministero dello Sviluppo economico, all’incontro del coordinamento nazionale Whirlpool tra azienda e Fim, Fiom e Uilm, erano presenti le delegazioni di tutti i siti nazionali. All’ordine del giorno c’era proprio la presentazione del profit plan in cui è stato confermato il trend positivo dei volumi per i siti di Cassinetta, Melano, Comunanza e Siena e confermato la reindustrializzazione dell’area di Teverola a Caserta, dove al momento sono stati riassunti 15 lavoratori a cui seguiranno altre 60 assunzioni. Mentre su Napoli, dove attualmente lavorano circa 420 persone, l’azienda ha annunciato la chiusura e il licenziamento di tutti i lavoratori. Secondo quanto riferito dai vertici aziendali, la profittabilità del sito, nonostante gli investimenti che in questi anni sono di circa 70 milioni, resta sotto la media del gruppo e quindi non più sostenibile. L’annuncio è arrivato senza nessun preavviso, di fatto una scelta unilaterale a cui ail sindacato ha risposto immediatamente, dichiarando per l’intera giornata di oggi uno sciopero di 8 ore, su tutti i turni in tutti i siti del gruppo.

In caso di conferma della chiusura da parte della multinazionale americana, in Italia rimarrebbero cinque stabilimenti Whirlpool. In provincia di Varese, nella fabbrica di Cassinetta di Biandronno (polo Emea) dove si producono elettrodomestici a incasso (microonde, frigoriferi e forni). A Siena (polo Emea) specializzata nei congelatori a pozzetto, a Melano (polo Emea) in provincia di Ancona dove vengono realizzati i piani cottura a gas, elettrici e a induzione e prodotti speciali. E a Comunanza (Ascoli Piceno) dove si producono lavatrici a caricamento frontale e lava-asciuga top di gamma e Carinaro (Caserta) dove è stato dislocato il magazzino ricambi e accessori, una volta a Cassinetta, del polo Emea.

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Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 31 Maggio 2019
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