Dalla ” banda biscotti” arriva il parco inclusivo per i cani
Sono arrivati i materiali e il parco inclusivo per i cani a Avigno può diventare realtà, grazie all'iniziativa di un gruppo dal nome "Banda Biscotti" e la disponibilità dell'assessorato all'ambiente del comune

Adesso sono arrivati i materiali, il parco inclusivo per i cani può diventare realtà, grazie all’iniziativa di un gruppo che si è autodefinito “Banda Biscotti” e la disponibilità dell’assessorato all’ambiente del comune di Varese.
Banda biscotti è un comitato spontaneo di cittadini proprietari di cani lo scorso febbraio in occasione dell’incontro di Progetto Concittadino nel quartiere di Avigno: da allora il comitato ha avviato un tavolo operativo con l’assessore all’ambiente Dino De Simone e il funzionario dell’assessorato Pietro Cardani con l’obiettivo di progettare e realizzare un parco unico all‘interno di Varese, dedicato ai cani e a tutti gli amanti degli animali che avranno il piacere di frequentarlo: un parco inclusivo persone-cani che verrà realizzato all’interno del prato che sta tra piazzale Mafalda di Savoia, la caserma dei Carabinieri di via Aurelio Saffi e via Giovanni Borghi.
«Si tratta di un parco inclusivo che permetta la convivenza senza barriere di persone, cani, bambini, anziani, proprio con lo scopo di costruire relazioni – spiega la nota firmata dalla rappresentante del comitato Federica Vada – Un luogo dove poter costruire reti sociali relazionali tra persone, un luogo all’interno del quale poter far giocare il proprio cucciolo in sicurezza e allo stesso tempo organizzare incontri con veterinari ed educatori professionisti, volti all’inclusione e alla convivenza tra persone e cani».
Per permettere la realizzazione del progetto, Banda biscotti ha autofinanziato l’acquisto dei materiali necessari per l’allestimento della recinzione e ricevuto in dono da una benefattrice il cemento necessario per i lavori, materiali che oggi, 3 giugno 2019, sono stati consegnati presso agli uffici dell’assessorato, in via Copelli: a breve si attende così l’inizio dei lavori.

COME SARA’ IL PARCO
Il progetto è articolato, e creerà un parco speciale, particolarmente adatto ai cani e ai loro padroni: all’interno del prato recintato dovrebbero infatti essere create delle aree di sosta con panchine, dei vialetti piastrellati, è prevista la piantumazione di alberi e arbusti in prossimità della recinzione creando così zone d’ombra e dando maggiore protezione dal rumore proveniente dalle strade adiacenti al parco.
Il parco cani si potrà organizzare in due sottospazi in modo da garantire la condivisione pacifica, cioè un’ampia zona dedicata al gioco libero e una zona per attività controllate come un percorso di Mobility.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Domotronix su A Tradate l’avvertimento dei rapinatori prima di fuggire: “Non denunciare, tanto se ci beccano domani siamo fuori”
malauros su A Tradate l’avvertimento dei rapinatori prima di fuggire: “Non denunciare, tanto se ci beccano domani siamo fuori”
Prick su Il basket perde una leggenda: è morto Sandro Galleani
samantha.tng su Il compleanno di Beatrice nel giorno della Festa della Donna: “Ormai sono più italiana che congolese”
Felice su Alan Pet Shop: il nuovo paradiso per gli amanti degli animali in Varesina
Viacolvento su Aperto l'albo delle "sentinelle della natura" per le aree protette del Ticino e del Lago Maggiore
La cosa che più disturba il mio concetto di umanità è che in questo articolo si pone sullo stesso piano di inclusione “cani, anziani, bambini”.
Mi è ancora concesso dire “Ma che schifo”